Solido e coraggioso, è il Taranto di Giuseppe Laterza
L’analisi dopo il beffardo 1-1 con il Casarano
Sfortuna o ingenuità? Due punti persi o un punto guadagnato? Dove può arrivare questo Taranto? Sono molti gli interrogativi dei tifosi rossoblù all'indomani del pareggio di Casarano. Sicuramente il gol subìto dall'ex Favetta al 95' lascia l'amaro in bocca. Specialmente se il vero problema del Taranto è rappresentato dalla mancanza di un centravanti di spessore. Santarpia, schierato come falso 9, disputa una gara di sacrificio ma non può essere la soluzione definitiva. Per acquistare una punta da categorie superiori è richiesto un sacrificio economico notevole. Molto dipenderà dalle ambizioni della società. É impensabile, però, ambire alla promozione senza mettere mano al portafoglio. Malgrado l'assenza del riferimento offensivo, per gran parte del match il Taranto mette alle corde il più favorito Casarano. Il 4-3-3 schierato da Laterza esalta, in particolare, la classe di Diaby. Con questo modulo, il centrocampista classe 2000 è libero di esprimere tutto il suo talento in entrambe le fasi. Coperto da Marsili e Matute, può accompagnare maggiormente l'azione offensiva. In generale, ottima prova di tutto il centrocampo ospite. In difficoltà la squadra di Feola. La sua difesa a 4 soffre molto, soprattutto sugli esterni. Le incursioni di Falcone, autore dell'assist per il vantaggio, e Guaita, al primo gol stagionale, creano non pochi grattacapi al reparto difensivo locale. L'unica punta El Ouazni fatica molto contro la marcatura di Rizzo; gli esterni Sansone e Rodriguez trovano pochi spazi per inserirsi. Poche occasioni capitate sui piedi degli attaccanti del Casarano, sulle quali si è opposto prodigiosamente Sposito. Nella ripresa, Taranto ancora pericoloso. Prima Mastromonaco, poi Diaby hanno l'occasione per chiudere il match. La traversa e l'opposizione di Guido animano le speranze dei casaranesi. L'ingresso in campo di Favetta contribuisce al forcing finale contro la porta difesa da Sposito. Proprio il centravanti, all'ultimo minuto di recupero, realizza il più classico dei gol dell'ex. Due difensori tarantini svirgolano un cross apparentemente innocuo, lasciando Favetta battere a rete indisturbato. Sicuramente continua a pesare lo stop forzato. Molti giocatori tarantini, superata l'ora di gioco, faticano a reggere i ritmi della gara. Il giovane Boccia accusa crampi al 66' ed è costretto a lasciare il posto all'esordiente Shehu. Resta l'ottima prestazione di gruppo del Taranto. Alla vigilia del campionato nessuno si sarebbe mai aspettato una prova del genere contro una corazzata come il Casarano. Gli uomini di Laterza hanno ancora una volta dimostrato un profondo spirito di sacrificio, nonostante alcune macchie, soprattutto offensive, su cui ancora lavorare. Vincere il campionato appare ancora un obiettivo lontano e troppo ottimista. L'impressione è che solo con l'acquisto di un attaccante questa squadra potrà essere considerata alla stregua delle vere contendenti al titolo, come Sorrento e Picerno. Molto dipenderà dalla volontà e dalla disponibilità della società ad intervenire sul mercato di riparazione.