Taranto: È fatta, via libera definitivo al parco regionale del Mar Piccolo
Il consiglio regionale ha approvato il disegno di legge licenziato lo scorso 16 luglio dalla giunta regionale
È fatta. L'ultimo tassello del composito mosaico del parco regionale del Mar Piccolo è andato al suo posto. Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge n° 88, licenziato lo scorso 16 luglio dalla giunta regionale, che, modificando la legge regionale n°19 del 1997, prevede l'istituzione, appunto, del parco regionale del Mar Piccolo. Una corsa contro il tempo che ha fatto sì che si giungesse alla definitiva approvazione sul filo di lana, in occasione della seduta del Consiglio regionale che ha sancito la chiusura della attuale legislatura in vista delle elezioni del prossimo 20 e 21 settembre. "Con questa approvazione - commenta Liviano particolarmente soddisfatto - è stato premiato il lungo lavoro partito oltre due anni fa quando il sottoscritto e il gruppo di lavoro, insieme a istituzioni e stakeholder del territorio ionico coinvolti in numerosi incontri, diedero vita all'idea di fare del Mar Piccolo un parco regionale, quindi un'area protetta. Idea che cominciò a camminare sulle proprie gambe quando la proposta di legge, dopo aver superato il vaglio delle commissioni consiliari e poi quello definitivo del consiglio regionale, fu convertita in legge". Da quel giorno, ricorda ancora Liviano, è partito l'iter coordinato dall'assessore regionale all'Urbanistica, Alfonsino Pisicchio, e dal direttore del dipartimento Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio, ing. Barbara Valenzano. Quest'ultima ha coordinato l'intera fase della Conferenza dei servizi e il gruppo di lavoro (composto dall'ing. Barbara Loconsole, dall'ing. Caterina Dibitonto, dall'arch. Enrico Grifoni, dalla dott.ssa Maria Fiore, dalla dott.ssa Valentina Rubini e dalla dott.ssa Giorgia Barbieri) che ha redatto le linee guida del documento di indirizzo e il successivo disegno di legge, recependo le istanze presentate da tutti i soggetti interessati all'area naturale protetta nel corso delle riunioni delle conferenze dei servizi tenutesi il 13 dicembre dello scorso anno e il 12 febbraio e 30 aprile di quest'anno. "Un lavoro intenso e proficuo che mi impone di ringraziare sia l'assessore Pisicchio che l'ing. Valenzano e i suoi collaboratori dell'Ufficio parchi, nonché i componenti la giunta regionale, la I e la V commissione presiedute da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, i dirigenti Di Cosmo, Abatantuono e Delgiudice, il consiglio regionale, gli oltre ventimila cittadini che hanno sottoscritto la petizione in favore della realizzazione del parco e tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo che, con il loro voto e il loro lavoro, permetteranno alla città di Taranto di poter contare su un ulteriore strumento da utilizzare sulla strada della riconversione economica e sociale oltre che storica. Lo scopo della legge è duplice: da un lato, si vuole salvaguardare un paesaggio che è patrimonio che va trasmesso alle generazioni future; dall’altro, si vuole valorizzare le prospettive economiche, che su questo territorio possono realizzarsi, compatibili con la tutela del paesaggio. È un ulteriore tassello che si aggiunge ad un più complesso puzzle che stiamo cercando di completare per rilanciare Taranto valorizzandone peculiarità e potenzialità. Ripeto, oggi è stato raggiunto un risultato importante nonostante le resistenze del Comune di Taranto che, comunque, adesso avrà l'onere di svolgere il ruolo di ente gestore". La perimetrazione del parco comprende l'area terrestre in cui sono presenti valori naturalistici, ambientali e paesaggistici e l'area di mare dei due seni del bacino del Mar Piccolo e si estende verso i comuni di Statte, Carosino, Fragagnano, Monteiasi e San Giorgio Jonico (che insieme al comune di Taranto parteciperanno al consorzio, cui sarà affidata la gestione, proporzionalmente alle quote di territorio comprese nel perimetro del parco) nei quali sono presenti importanti connessioni ecologiche fra il bacino del Mar Piccolo e l'invaso Pappadai. Per quanto riguarda l'uso del suolo, l'area è così caratterizzata: il 57,49% dell'intera area protetta per superfici coltivate; il 23,57% di superfici naturali; il 14,75% di superfici antropizzate; il 4,18% di superfici occupate dall'acqua. "Il progetto parco Mar Piccolo - conclude Liviano - punta a migliorare le condizioni umane ed economiche, promuovere e riqualificare le attività economiche della pesca e dell’allevamento dei mitili, a migliorare le condizioni ambientali, naturalistiche, paesaggistiche ed idrogeologiche del Mar Piccolo, a salvaguardare e valorizzare i beni storico-architettonici nonché il patrimonio antropologico ed archeologico, le attività produttive della pesca, dell’agricoltura e dell’artigianato tradizionale. Sappiamo benissimo che mitilicoltori, molluschicoltori e agricoltori sono i primi custodi del territorio e del paesaggio. Il parco, inoltre, può rappresentare un'opportunità economica per i prodotti agricoli e del mare attraverso la creazione di brand e marchi come del resto avvenuto, giusto per fare un esempio, con la riserva naturale regionale di Torre Guaceto. Lì sono nati il marchio del pomodoro Fiaschetto e L'Oro del Parco, l'olio prodotto dagli ulivi millenari della riserva. Prodotti conosciutissimi anche a livello internazionale".