È tutto pronto per il debutto della terza edizione del Festival del Teatro Amatoriale "Premio Città di Taranto", un evento organizzato dal Comune di Taranto in collaborazione con l'Associazione Artistico Culturale “Compagnia Teatrale Lino Conte” e la Fita Puglia. Il primo appuntamento si terrà venerdì 10 gennaio, alle ore 21, al Teatro Comunale Fusco, con la messa in scena della commedia "Sarto demodè", una rivisitazione dell’opera di Georges Feydeau a cura di Pasquale Strippoli, interpretata dalla compagnia "I delfini in scena".

La trama della pièce ruota attorno agli sforzi del dottor Moulineaux, un medico parigino che tenta di mantenere il suo incontro clandestino con l’amante Suzanne Aubin senza che la sua moglie e il marito di lei scoprano la relazione. La situazione si complica quando il dottore affitta un appartamento, che diventa il palcoscenico di una serie di imprevisti, con un susseguirsi di personaggi che irrompono e mettono a rischio il suo piano. Tra colpi di scena e situazioni esilaranti, il dottore è costretto a fingersi un sarto per mascherare la verità. L’ingresso di diversi personaggi, tra cui l’amante, la moglie, il marito di Suzanne e altri ancora, culminerà in una frenesia scenica che porterà a svelare i numerosi tradimenti, concludendosi con un ironico ritorno alla situazione iniziale e alla tacita accettazione delle menzogne sociali.

Sul palco, accanto alla regia di Pasquale Strippoli, ci saranno Roberto Iudici, Palma De Vincentiis, Paolo Carucci, Enzo Mannavola, Annalisa Fioradisio, Tobia Orazio Pica, Carmela Antonante, Maristella Rizzuto e Teresa Ippolito. I costumi sono a cura di Marinella De Donno.

L’ingresso è previsto dalle ore 20.30, con sipario alle 21. I biglietti hanno un costo di 12,50 euro per la platea e la galleria (ridotto a 10 euro per soci Fita, Uilt, Over 70 e bambini fino a 10 anni) e di 8 euro per le logge. Per informazioni è possibile contattare il numero 3427103959. Il Festival proseguirà con il secondo appuntamento il 7 febbraio, con la compagnia “Angelo Caracciolo” e la commedia “Quella piccola pazza cosa chiamata amore”.