Taranto: ‘Il commercio langue e non ci sentiamo supportati’
Presidenti delle delegazioni di quartiere lanciano l’allarme
Negozi vuoti, serrande abbassate prima dell’orario di chiusura, passi affrettati di chi si è attardato per un ultimo acquisto. Il 2022 parte sotto tono: addobbi natalizi non ancora rimossi, attività del commercio ferme, poca gente per strada. Un’immagine desolante che non incoraggia lo shopping, malgrado i saldi invernali siano partiti appena una settimana fa. Anche per il Natale, non è andata come sperato. Al di là delle ristrettezze imposte dal Covid, si è vista una città poco attrattiva, se non in poche zone. Spente le luci del Natale, si deve fare i conti con la nuova ondata pandemica che contribuisce non poco a rallentare il passeggio, ma non scoraggia comunque la frequentazione dei centri commerciali. Ciò conferma che il consumatore ricerca confort, facile accesso, servizi. Mobilità ed accesso alle aree commerciali, parcheggi, qualità ed igiene delle aree urbane, questi sono solo alcuni dei temi, i principali, sui quali i presidenti le delegazioni cittadine del commercio (Borgo, Montegranaro Salinella, Talsano, Tamburi e Tre Carrare Solito) Salvatore Cafiero, Giuseppe Spadafino, Stanislao Vitiello, Vito Allegretti e Lelio Fanelli chiedono un confronto con l’Amministrazione comunale. “Il commercio di vicinato langue – è il parere unanime dei cinque presidenti di delegazione – e poco o nulla si sta facendo per rilanciare le strade del commercio nel capoluogo jonico. Dopo il fermo del 2020, che ha portato alla chiusura di tante attività, la ripresa non è stata facile, ma abbiamo stretto i denti e siamo ripartiti, seppure tra tante difficoltà. Tuttavia non ci sentiamo supportati”. Tante le questioni in sospeso: il progetto di riqualificazione di via Cesare Battisti e piazza Ramellini da tempo approvato dall’Amministrazione comunale e in procinto di essere attuato, ma non si sa ‘come e quando’; la scarsa, se non nulla, attenzione riservata a un quartiere problematico come Tamburi, dove si sta letteralmente spegnendo l’offerta commerciale e di servizi. E ancora, la mai risolta problematica dei parcheggi, fondamentale per il Borgo, per cui Confcommercio chiede soluzioni permanenti, adeguate a dare risposta ai consumatori e ai residenti senza creare inutili conflittualità. E poi le tante altre questioni che attengono la qualità dell’ambiente urbano, in merito alla quale si era iniziato un percorso, ora in stand by, in viale Liguria; la viabilità e l’accesso alle aree urbane, come a corso Vittorio Emanuele a Talsano. Problematiche importanti collegate al commercio, ai servizi, alla offerta ed alla qualità dei luoghi, sulle quali Confcommercio sollecita ancora una volta il commissario del Comune, il prefetto Vincenzo Cardellicchio, ad avviare velocemente un percorso di confronto, peraltro già richiesto da Confcommercio nei primi giorni del suo insediamento. (CS)