Monteparano: Zio in arresto cardiaco, nipote lo salva col defibrillatore
Una storia a lieto fine. Una vita salvata grazie a un defibrillatore, oggi sempre più indispensabile, e alla prontezza di chi sa usarlo. Sono le 5.00 del 1° maggio 2022, la quiete mattutina di Monteparano (Taranto) viene squarciata dai pianti e dalle urla strazianti di una donna che invoca l’aiuto del nipote per soccorrere il marito esanime nel bagno. “Abitiamo nello stesso stabile e quando ho sentito gridare mia zia in quel modo mi sono subito precipitato nel suo appartamento - racconta Andrea Nobile, 42 anni, presidente dell‘E.R.A.V di Monteparano -. Vedendo mio zio in quelle condizioni e sentendo un rantolo particolare, ho immediatamente preso il defibrillatore semiautomatico posto all’esterno dello stesso stabile. Dopo aver sistemato mio zio in posizione supina, con le braccia accanto al corpo, ho applicato le piastre in posizione corretta sul torace: accendendo il defibrillatore, ho visto che era in arresto cardiaco. Con le indicazioni dello stesso strumento ho erogato una singola scarica e cominciato le manovre salvavita (RCP) sul torace. Nel frattempo - continua Andrea -, mia madre ha avvisato il 118 che ha inviato un‘ambulanza e un‘auto medica con dottore a bordo. Ancora provo di conoscenza, mio zio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dove ha subito due interventi (angioplastica e coronarie). Per fortuna - conclude Andrea Nobile - possiamo gridare felici che mio zio oggi è vivo. Ringrazio il professor Maurizio Cecchini e l’istruttore Fabrizio Bonino per aver svolto gli utilissimi corsi BLS-D in Puglia e per il prezioso defibrillatore donatoci in quell’occasione”