Calcio italiano ancora in lutto: addio a Emiliano Mondonico
Altro lutto per il calcio italiano, che ancora piange la morte prematura di Davide Astori. Emiliano Mondonico si è spento all’alba di giovedì 29 marzo a Milano, dove era ricoverato da alcuni giorni per il riacutizzarsi di un cancro che lo tormentava da sette anni. Aveva compiuto 71 anni lo scorso 9 marzo. “Ciao Papo.... sei stato il nostro esempio e la nostra forza... ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu... eternamente tua": così Clara Mondonico, figlia di Emiliano, annuncia su Facebook la morte del padre.
Il "Mondo", che da giocatore ha vestito le maglie di Cremonese, Torino, Monza, e Atalanta, è entrato nella storia del calcio da allenatore: nel 1984 riportò la Cremonese in A dopo 54 anni, nel 1988 guidò l’Atalanta alla promozione e si rese protagonista di una straordinaria corsa fino alle semifinali di Coppa delle Coppe con il Malines. Sulla panchina del Torino arrivò alla finale di Coppa Uefa dopo aver superato il Real Madrid: era il 1992, la sconfitta (senza mai aver perso) con l'Ajax arrivò tra le polemiche di un arbitraggio ancora amaro. Ha poi allenato l'Atalanta, dal 1994 al 1998, e tra le altre esperienze è passato anche da Napoli, tornando poi alla Cremonese, prima di chiudere col Novara, l’ultima squadra allenata quando la malattia si era già manifestata. Ha contribuito alla rinascita della Fiorentina dopo il fallimento. Nel 2012 abbandona il calcio professionistico.