Montervino è un fiume in piena e ne ha per tutti: "Prendete a schiaffi me...".
Francesco Montervino incarna lo spirito del buon padre di famiglia e fa da scudo alla sua squadra: “Quello che è successo domenica notte è un atto gravissimo, i tifosi prendessero a schiaffi me lasciando in pace il gruppo”. Il diesse del Taranto ha l’aria seccata: “Chiedo scusa ai giocatori che dovrebbero rappresentare i nostri colori, evidentemente potevo fare qualcosa in più per evitare l’aggressione. Perché siamo arrivati a questo punto? Evidentemente, c’è chi si limita a esaminare le ultime tre prestazioni non buone, che hanno comunque fruttato sette punti (in realtà sono quattro, nda).
PELO NELL’UOVO “Dal Taranto ci si aspetta sempre qualcosa di eccezionale, quando è dalla stagione ’89-‘90 che non avevamo una media punti così alta. Però, si lamentano tutti, si vuole sempre cercare il pelo nell’uovo. E’ dall’inizio del campionato che c’è questo accanimento: tutti abbiamo le nostre responsabilità, ma da queste parti siamo abituati a Milan, Juventus e Inter…”
VIOLENZA Francesco Montervino punta il dito anche sulla stampa: “Una squadra può anche non vincere giocando male, ma non si deve mai arrivare alla violenza. E voi giornalisti, a volte, non vi rendete ocnto delle enormi responsabilità che avete quando scrivete. Spostiamo l’attenzione su Montervino, prendessero a mazzate me. Cosa devo andare a raccontare adesso alla mamma di Ammirati, preoccupatissima, o alla famiglia di Esposito? Quando abbiamo appreso dell’aggressione ero a Napoli, in tv, e siamo rimasti tutti esterrefatti, non potevamo crederci. Se la colpa tecnica è nostra, quell’ambientale è anche vostra, della stampa. A questo punto, fatelo voi il mercato…”.
CAZZARO’ “Domenica scorsa non abbiamo fatto una bella figura, eppure per 70 minuti la squadra ha tenuto il pallino del gioco. Non siamo stupidi, e per vostra conoscenza a fare la formazione è solo Michele Cazzarò. Chi pensa il contrario manca di rispetto a un tarantino che voi avete fortemente voluto sulla panchina del Taranto. Il mio rapporto con Michele? Tra noi c’è solo sintonia. Siccome sono una persona onesta, ho detto sin da principio che avevo un’altra idea per la panchina, però ho condiviso tranquillamente e serenamente la scelta della società che ha puntato sin dall’inizio su Michele. Sono io a fare la formazione? Ho il patentino, ma a me piace solo il ruolo di ds. Dicevano questo anche quando c’era Battistini, ma non me ne frega nulla e vado avanti per la mia strada…”.
IL PROSCIUTTO “Qualche calciatore ha deluso, ma continuo a contarci tantissimo. Non il prosciutto sugli occhi, mi endo conto che alcuni elementi non stanno rendendo per quelle che sono le reali potenzialità, ma invece di affossarli cerchiamo di aiutarli, questo significa volere bene alla propria squadra. Improta? Non posso pensare che sia diventato scarso di botto e non dovete pensarlo nemmeno voi: dobbiamo aiutarlo, perché se Improta esplode può fare la nostra fortuna. Voi credete sia facile partire il 9 agosto? Ma dove siamo? Pizzaleo e Pardo? Da subito abbiamo deciso di puntare su due portieri del ’97 ai quali abbiamo affiancato Giordano perché facesse da chioccia per la sua esperienza. Pizzaleo sta disputando un ottimo campionato, ha coraggio consentendo alla squadra si stara alta giocando bene con i piedi. Pensate che Mirarco sia più forte? Per quanto mi riguarda no. Sugli esterni, quello che sta rendendo meno è Verdone che ci ha abituati a grandi prestazioni. Col Fondi ha sbagliato cinque cross ed è stato crocifisso. Bonanno? In questo momento è chiuso perché preferiamo puntare su tre attaccanti che hanno maggiore esperienza. Non stanno segnando, è vero, ma non possiamo attaccarli al minimo errore e buttarli via. Il mercato per ora è chiuso…”.
ILLUSIONE Dopo un inizio così positivo, pensavo di essere a meta dell’opera, ma ora ho capito che c’è ancora tanto da lavorare. Mi chiedo cosa sia successo a Torrecuso, da quella domenica non ci siamo più ripresi. La squadra non è scarsa, ma ha paura e non regge alla pressione. E’ chiaro che bisogna migliorare anche da questo punto di vista”.
MI RITIRO SE… “Come ho riferito a un tifoso, se non vinco il campionato quest’anno io mi ritiro. Questa squadra è stata costruita per arrivare in Lega Pro e se siete onesti provate a fare il parallelo con quella della passata stagione, vedete dov’era un anno fa dopo nove giornate. Stiamo massacrando dei ragazzi che hanno conquistato 20 punti e sono secondi in classifica, come pretendete che possano scendere in campo liberi da ogni pensiero. Qualcuno dimentica che la nostra è la squadra con l’età media più bassa. Sarò antipatico e presuntuoso, però vedo i numeri. C’è una pressione allucinante sulla squadra. Abbiamo bisogno di tutto, sennò me ne vado a casa mia. Conseguenze psicologiche? Ci siamo uniti ancora di più dopo l’aggressione di domenica notte.”.
UOMO DEL POPOLO “Essendo uomo di popolo, visto le persone che mi hanno cresciuto, con i tifosi posso incontrami e parlare. Sono esasperati? Il messaggio che lancio è quello di rispettare il nostro lavoro e se non vorrete aiutare la squadra ce ne faremo una ragione, amen. Invito i nemici a venire a cena con me, vediamo se hanno le palle di parlarmi senza nascondersi dietro una tastiera. Sarei voluto venire qui e mandarvi tutti a quel paese, però bisogna gestire lo stress e non ho voglia di restare in queste categorie di merda. Il giornalista dovrebbe scrivere quello che vede e se Esposito gioca male non si deve dire che è amico di Montervino e del suo procuratore napoletano. L’unico calciatore di Fedele è Chiavazzo, siete male informati perchè andate dietro alle chiacchiere. Fedele non ha voluto nemmeno i soldi della procura. Quando ho costruito la squadra, ho pensato prima di tutto a non inguaiare la società, ma tutti si aspettavano i grandi acquisti…”.
NARDO’ “Non poteva capitarci partita migliore: affrontiamo la prima della classe e i calciatori sono già carichi. Il campionato è diviso in due tronconi: quattro/cinque squadre possono ambire alla vittoria finale. Mi riferisco a Nardò, Virtus Francavilla e Pomigliano…”.