Incarico nazionale per Gigi De Filippis, presidente Ordine Ingegneri Provincia Taranto
Importante incarico nazionale per Gigi De Filippis, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto. Sarà coordinatore del Gruppo di Lavoro Attività sulla Formazione Universitaria.
De Filippis, che inoltre è docente del Politecnico di Bari, lavorerà con eminenti figure accademiche e professionali che costituiscono un Gruppo che, come obiettivo primario, si propone di riformulare i percorsi formativi in ingegneria. Tre i focus principali: l’istituzione delle lauree abilitanti, la qualità e l’accreditamento dei corsi di laurea, e il rapporto tra docenza e professione.
La squadra è composta dai Consiglieri Nazionali dell’Ordine Ingegneri Ippolita Chiarolini ed Edoardo Cosenza e dagli ingegneri Sergio Cerutti, Sandro Chiostrini, Antonio D’Angola, Vincenzo Di Dio, Marcello Di Risio, Giuseppe Ferro, Umberto Fratino, Daniele Goi, Stefano Lenci, Marco Carlo Masoero, Francesco Micelli, Francesco Napolitano, Federico Perotti, Luciano Rosati, Enzo Siviero, Maurizio Tira, Giuseppe Roberto Tomasicchio, Marco Tubino e Giuseppina Vacca.
Il Gruppo di Lavoro svilupperà proposte concrete che saranno sottoposte ai tavoli ministeriali allo scopo di ridurre le criticità del percorso accademico in ingegneria.
“Far parte di questo gruppo di lavoro, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ritengo sia importantissimo - commenta Gigi De Filippis -. Poterlo coordinare è un onore oltre che un bellissimo onere. Eredito il coordinamento dal nostro presidente CNI, Mimmo Perrini, che naturalmente resta delegato al Gdl e dal quale ho imparato e continuerò ad apprendere potendo sempre contare sulla sua presenza e sui suoi preziosi consigli”.
Il Gruppo di Lavoro è costituito “da colleghi di altissimo livello, umano e professionale, e questo mi darà ogni giorno mille stimoli in più - chiude il presidente dell’Ordine di Taranto -. La strada per concretizzare le nostre idee non sarà agevole, ma a noi Ingegneri piacciono le sfide, soprattutto quelle più impegnative, perché rendono più bello il risultato finale”.