Boxe: Cappai e Vianello alla conquista dei mondiali di Amburgo 2017

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Alessio Petralla
31.07.2017 21:17

In quel di Assisi oltre alla nazionale femminile di boxe, è presente anche quella maschile che si è radunata per preparare al meglio il mondiale di Amburgo, come confermano, a Blunote, due degli azzurri Manuel Cappai (classe '92 di Cagliari) e Guido Vianello (romano nato nel 1994): "Il mio primo sport è stato il calcio, avendolo praticato per dieci anni. Mio padre era un pugile e mi portava spesso in palestra, luogo con cui, inizialmente, non andavo d'accordo. Poi per una lite con il mio allenatore mi sono appassionato al pugilato. Nel 2009 - prosegue Cappai - c'è stato il mio esordio nel torneo nazionale: fu molto importante perchè lo vinsi. Avevo solo quattro incontri alle spalle e stesi degli avversari importanti e esperti. Poi la nazionale con cui ho disputato il mondiale giovanile uscendo al secondo turno con il pugile che, poi, si sarebbe aggiudicato la medaglia d'argento. Un anno dopo approdo nella nazionale maggiore (a 18 anni) con il quale mi aggiudicai un torneo in Albania partecipando, poi, nel 2012, mi qualificai come terzo, all'Olimpiade di Londra (eliminato al primo turno da un pugile filippino). Stesso identico risultato all'Olimpiade di Rio de Janeiro (battuto da un pugile americano medagliato)".

ASSISI: "Siamo qui per prepare il mondiale di Amburgo, che inizierà il 25 agosto...".

GLI OBIETTIVI: "Arrivare a conquistare una medaglia nel prossimo mondiale e qualificarmi all'Olimpiade di Tokyo".

IL PUGILATO ITALIANO: "A livello europeo siamo tra le squadre migliori, mentre nel mondo ce la giochiamo con tutti nonostante, rispetto a qualche altra nazione, siamo meno esperti".

La parola passa a un altro pugile della nazionale italiana, il romano, classe 1992, Guido Vianello...: "Ho inziato per caso visto che provengo da una famiglia di tennisti. Sono alto 1,98 m e, perciò, ho deciso di cambiare sport. Inizialmente ho vinto, nel 2010, il titolo italiano e stando in nazionale dal 2011 qui ad Assisi ci passo spesso per i vari raduni. Ho disputato molti tornei giovanili e i mondiali giovanili. Passando in nazionale maggiore, nel 2014. ho conquistato l'argento nel campionato dell'Unione europea, disputando poi l'Olimpiade  di Rio 2016 in cui sono uscito al primo turno: era la mia prima competizione olimpica ed ero molto teso: mi qualificai come primo mondiale".

GLI OBIETTIVI: "Nel 2017 voglio provare a raggiungere la zona podio in quel di Amburgo mentre nel 2018 proverò ad ottenere la qualificazione olimpica".

LA NAZIONALE ITALIANA: "Siamo una squadra molto giovane: in Italia a livello logistico, nella boxe, non manca nulla. Bisogna soltanto fare quante più competizioni possibili".

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