“Proposte, non polemiche”: il PLD di Manzulli entra nel dibattito elettorale
Una nuova forza politica, con una lista composta in prevalenza da giovani under 40

TARANTO – “Noi non alimentiamo il consenso screditando gli altri. La nostra risposta alla crisi è fatta di analisi, numeri e proposte concrete”. Così Fabrizio Manzulli, coordinatore cittadino del Partito Liberaldemocratico di Taranto, presenta l’ingresso del PLD nella campagna elettorale per le amministrative, a sostegno del candidato sindaco Piero Bitetti.
Una nuova forza politica, con una lista composta in prevalenza da giovani under 40, che punta ad affrontare con pragmatismo i dati allarmanti sul fronte occupazionale: “A Taranto il tasso di disoccupazione è al 13,3%, quello di occupazione si ferma poco sopra il 39% e l’inattività ha raggiunto il 49,8%. Numeri che raccontano una città ai margini, dove quasi una persona su due ha smesso di cercare lavoro o formazione”, evidenzia Manzulli.
Una proposta operativa contro disagio e crisi
La ricetta del PLD parte dalla valorizzazione delle risorse disponibili, dai fondi di bilancio comunale ai finanziamenti europei, fino alle royalties delle grandi imprese presenti sul territorio. Ma non solo. “Proponiamo la nascita di Agenzie a emanazione comunale – spiega – con competenze tecniche e amministrative che, in sinergia con enti pubblici, terzo settore e attori economici, diventino un presidio stabile per contrastare povertà, disagio, crisi aziendali e del commercio locale”.
Il dato sulle imprese che chiudono
Una proposta, quella del PLD, che risponde anche all’allarme sulla desertificazione commerciale. “Tra il 2021 e il 2023, secondo l’INPS, sono cessate 507 attività nel commercio al dettaglio”, ricorda Manzulli. “Senza azioni mirate, il tessuto economico continuerà a perdere pezzi”.
Verso la presentazione ufficiale del programma
Le proposte saranno illustrate nel dettaglio dopo Pasqua in un incontro pubblico che vedrà la partecipazione del fondatore del Partito Liberaldemocratico, l’onorevole Luigi Marattin. “Insieme a Piero Bitetti vogliamo costruire un modello di sviluppo che non lasci indietro nessuno. Taranto non ha bisogno di slogan, ma di competenze, visione e responsabilità”, conclude Manzulli.