Pubblicità comparativa, non lo sapevamo ma non possiamo più vivere senza
Usata soprattutto negli Stati Uniti, la pubblicità comparativa è una tecnica di marketing che oramai da diversi anni anche in Italia ha iniziato a diffondersi. Si tratta di un metodo che l’azienda usa per promuovere i propri prodotti mettendoli a confronto con quelli offerti dai competitor. Ci sono due distinzioni da fare: la pubblicità comparativa implicita mette al confronto la propria proposta con altre proposte ma in modo generico, senza menzionare marchi. Quella esplicita al contrario cita la marca concorrente al fine di evidenziare le qualità superiori della propria offerta. Volete degli esempi noti? Coca vs Pepsi. Oppure Microsoft vs Apple. L’utilizzo della pubblicità comparativa tra questi marchi così noti ha radici lontane e i vari colpi che si sono assestati reciprocamente nel tempo hanno dato vita ad una sorta di storytelling come nel caso dei due avversari delle regine del soft drink. Ma quanto si usa in Italia la pubblicità comparativa e in quali ambiti? Vi ricordate la pubblicità: “Gran Turchese ce n’è uno come lui non c’è nessuno.”? Un tuffo nei favolosi ’80 se chi legge già esisteva. Ebbene è stata una delle primissime pubblicità comparative di tipo implicito dove si diceva genericamente che il biscotto prodotto da quella marca era il migliore di tutti gli altri. Ma come è evoluta oggi? Magari non ci siamo resi conto ma la pubblicità comparativa ce la troviamo quotidianamente sotto gli occhi tanto che è diventata uno strumento imprescindibile per i nostri acquisti. Quando viaggiate e cercate la migliore offerta possibile, vi appoggiate a siti che mettono a confronto non solo le tariffe ma anche gli orari di partenza (a voi più comodi) o il minor numero di scali. Molto nota ad esempio è la piattaforma Skyscanner in questo caso. Se dovete acquistare elettronica di consumo andate su siti che già nella prima schermata vi offrono uno specchietto comparativo che riassume e confronta caratteristiche tecniche e prezzi. La stessa cosa vale per il cibo, l’abbigliamento fino anche alla farmaceutica. C’è poi il settore dei giochi, come le piattaforme dedicate al gaming dove gli utenti vanno a confrontare i migliori bonus d’ingresso rispetto a quelli degli altri competitor. Quello del gioco è un giro di affari enorme e per gli appassionati che lo frequentano, che amano svagarsi giocando sui casinò online, affidarsi ad una analisi comparativa tra un sito e l’altro può farecome negli altri casi la differenza. Ormai c’è una tale offerta di beni e servizi sul mercato globale che il metodo comparativo viene sia proposto direttamente da un’azienda che ad esempio mostra, comparando il suo prodotto con quello di altri, le caratteristiche vincenti del proprio; sia come abbiamo visto da siti specializzati che della comparazione ne hanno fatto un vero e proprio business.