Infrataras: Interrogazione parlamentare senatore Turco, a rischio 130 lavoratori
‘Naspi in scadenza, ci sarà un nuovo finanziamento? Servono risposte certe’
«Che cosa ne sarà del futuro dei 130 dipendenti della società Infrataras, partecipata al 100% dal Comune di Taranto, che rischiano il loro posto di lavoro? Ho trasmesso al Sindacato Ispettivo del Senato un’Interrogazione parlamentare a risposta orale in Commissione al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, per chiedere una risposta». Così il senatore Mario Turco (M5S), già sottosegretario a palazzo Chigi con delega agli investimenti e alla programmazione economica nel Governo Conte II in merito alla società che si occupa di lavori e manutenzione sul territorio comunale. «Negli ultimi giorni - prosegue il senatore - le agenzie di stampa hanno parlato di un nuovo finanziamento di 6 milioni di euro per poter reintegrare tutti i lavoratori che, attualmente, usufruiscono del trattamento di disoccupazione Naspi, prossimo alla scadenza. Prima di Infrataras, i 130 prestavano servizio per Taranto Isola Verde, ex società della Provincia di Taranto poi messa in liquidazione. I prestatori vennero collocati sul progetto “Verde Amico”, un’operazione di bonifica leggera finanziata con 5,5 milioni di euro messi a disposizione dall’ex Commissaria di Governo per le bonifiche, Vera Corbelli. Il finanziamento non fu rinnovato, in quanto tali operazioni furono considerate non coerenti con lo scopo dei finanziamenti affidati alla Commissaria. La Regione Puglia ha stanziato ulteriori 700mila euro per terminare i progetti di bonifica leggera, prolungando i rapporti di lavoro al 24 febbraio 2021. Al momento però i fondi risultano terminati senza ulteriori possibilità di intervento. Con il Governo Conte II nel dicembre del 2020 avviammo già una fase interlocutoria per il riposizionamento di questi lavoratori per le bonifiche sull’area portuale (incluso lo yard ex Belleli dove a breve si insedierà il Gruppo Ferretti), e su progetti d’interesse pubblico finanziati con i 30 milioni di euro che il Governo, d’intesa con Mise e con i Commissari di Ilva in amministrazione straordinaria, dedicò all’area di crisi ambientale di Taranto, che include anche i Comuni di Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Per questo - conclude Turco - in continuità con la programmazione del Governo Conte II, si chiede ai due Ministri se questi 6 milioni di euro annunciati dalla ministra del Sud Mara Carfagna in occasione di un incontro con i sindacati confederali del territorio di Cgil, Cisl e Uil, siano effettivamente stati stanziati e, soprattutto, si sollecita un intervento di massima urgenza per tutelare i lavoratori prima che il trattamento Naspi giunga a scadenza». (CS)