Futsal/f: Liotino, "Il Taranto proverà a fare meglio dello scorso anno..."

FUTSAL
19.09.2016 16:41

La stagione della Corim Città di Taranto è al via con la preparazione atletica che inizia oggi sulla Rotonda del Lungomare; un gesto, quello del club, di attaccamento e di condivisione con la città.

Coach Vito Liotino ci tiene subito a ringraziare il Comando della Polizia Locale ed il Comune di Taranto per il permesso concesso, oltre alla Lega Navale.

Avete fatto la presentazione ufficiale della nuova stagione al Molo Sant’Eligio e come ogni anno al noto Bar Tabacchi Pausa Caffè. Quante altre sorprese in programma? Il club non si ferma mai?

“In una sola domanda ci sono tante cose belle, comunque sì, non ci si ferma mai. In passato abbiamo anche donato il sangue in ospedale con giocatrici e dirigenti, nel reparto di Pediatria durante la festa dell’Epifania, ormai è un appuntamento fisso per noi e piacevole; la raccolta tappi di plastica, insieme ad altre associazioni, per l’acquisto di carrozzine da basket, la raccolta fondi per l’acquisto di defibrillatori e la donazione di abbigliamento ai senza tetto vicino al PalaMazzola, sono tutti impegni in cui crediamo molto, e c'è tanto altro. Confesso che le nostre tesserate non sanno tutto ciò che svolgiamo, proprio perché il bene si fa ma non si dice. Vorrei, a tal proposito, ringraziare Stefano Zizzi di TarantoEventi, perché durante la presentazione al Molo Sant’Eligio ha espresso parole molto belle verso noi proprio sul discorso solidarietà. Sono del parere che, se porti il nome Taranto e la rappresenti nello sport, devi farlo anche nella vita al di fuori di un campo di gioco, altrimenti non ha senso. Questo è un mio parere, poi ognuno è libero di fare ciò che crede”.

Il mercato pre campionato svolto dal d.s. Solito è stato notevole…

“Siamo una società che non bada molto ai legami affettivi, se non si è cinici non si diventa vincenti. Abbiamo allontanato chi non meritava e salutato con un abbraccio chi meritava. Certo, questo è un mondo particolare, basti vedere che ci sono calcettiste che negli anni hanno sempre parlato malissimo di società e giocatrici avversarie, ed ora sono proprio lì ad iniziare una nuova esperienza, quindi c’è da sorridere ed allo stesso tempo da piangere. Sul mercato dire che sono soddisfatto è poco, Caramia e Stante hanno avuto tante di quelle richieste, ma alla fine sono qui a Taranto, avendo scelto noi perché hanno creduto nel nostro progetto, nella loro città. Maria Barbieri, per esempio, è stata già con me anni fa, ma per problemi legati al lavoro dovette lasciare, ci abbiamo riprovato ed eccola nuovamente qui. Per quanto riguarda Francesca Fonseca, portiere del 2000, beh, le scommesse sui piccoli talenti le abbiamo sempre vinte, basti vedere chi abbiamo in rosa Giliberto e D’Amico. Probabilmente saranno altri colpi di scena importanti!”.

Il gruppo rispetto allo scorso anno qualitativamente come lo vede? Ed a livello di gioco cosa potrà cambiare?

“Decisamente il livello è molto più alto, se solo avessimo avuto nel reparto arretrato Debora Stante lo scorso anno, penso che allo spareggio promozione contro il Bisceglie avremmo potuto dare di più, per esperienza, grinta ed impostazione di gioco proprio nel suo ruolo, perché a lei le gambe non tremano, a differenza di altre. Sul modulo, naturalmente qualcosa dovrà cambiare, un allenatore cerca di trarre il meglio qualitativamente da ogni sua calciatrice facendole esprimere, con il sorriso, ciò che realmente sa fare e può dare, non è la scuola calcio che deve insegnarle lo stop di suola o altro. Ho letto alcune volte sui social, alcuni tecnici che dopo qualche sconfitta hanno rilasciato dichiarazioni come: “Preferisco perdere tutte le partite, ma insegnare il calcio a 5 alle mie ragazze”. Sbagliatissimo, andassero a fare scuola calcio, una società non investe per insegnare, non è un settore giovanile, ma se quello rimanere il pensiero, allora non si deve parlare di voler raggiungere la serie A... forse sono le solite scuse dopo una sconfitta”.

Lo scorso anno vicinissimi alla serie A, proprio perché le scelte di alcune giocatrici sono state fatte in maniera oculata, in più qualcuna passata da Taranto nei tre anni si è tolta soddisfazioni altrove…

“Maledetta serie A! Purtroppo dopo aver vinto in scioltezza lo scorso anno il girone B, in una sola partita abbiamo buttato tutto il lavoro fatto. Nove punti sulla seconda e miglior attacco, senza dimenticare la nostra Alessandra Orlando con le sue 37 reti siglate, una gocatrice dcelta dopo il rientro da uninfortunio, ma lei non si discute e siamo contentissimi di averla con noi, d'altronde i suoi numeri parlano da soli. Ma il regolamento è questo ed al momento dell’iscrizione al campionato lo sappiamo, quindi zero alibi. C’è chi si è tolta qualche soddisfazione, da noi sono passate giocatrici come Claudia Antonaci, fresca campione d’Italia con il Montesilvano, io personalmente ho avuto il piacere di inserirla in questo mondo avendola presa dal torneo studentesco del Mundialito Escuela quattro anni fa, non potrò mai dimenticare quel pomeriggio. Federica Gallo attualmente in forza al Real Statte, ha vinto la Coppa Italia, un anno intenso con noi, ricordo che non voleva ricoprire inizialmente il ruolo di Portiere. Roberta Fatiguso, arrivata durante il mercato di riparazione dal campionato amatoriale Uisp per poi disputare con noi altri due campionati, ora in serie A al Noci. Adesso abbiamo in rosa Simona Giliberto, fresca premiata come Atleta di Taranto 2016, nazionale Under 17 di calcio a 5, Federica D’Amico, nazionale Under 16 di calcio a 11. Penso che qualcosa questa società è stata in grado di farla oltre allo spareggio promozione, e ne siamo orgogliosi. Per ora siamo presenti in un campionato regionale”.

Anche quest'anno sul parquet del PalaMazzola.

"Il discorso PalaMazzola può essere bello ed allo stesso tempo non lo è. Tutto legato al fattore economico, molto importante nella gestione delle nostre risorse. Risulta difficil allenarci e disputare le gare ufficiali in quealls truttura. Chi la gestisce è solo, le spese sono importanti ed in qualche deve introitare somme per poter far sì che la struttura possa avere... le luci accese. Non vedo altre strutture dove poterci allenare, stringiamo la cinghia e andiamo avanti, siamo a Taranto e vogliamo giocare le nostre gare ufficiali nella nostra città”.

Un pensiero finale e un sassolino da togliere dalla scarpa?

“Rispondo prima alla seconda domanda, non è un sassolino, ma un sasso che vorrei togliermi per alcune scorrettezze che ci sono state fatte fuori dal campo, ma abbiamo lasciato correre, perché la crescita è anche questa, lasciare agli altri di credersi i migliori, il tempo è galantuomo. Probabilmente diamo fastidio, perché siamo in un campionato regionale con una squadra forte e viviamo il tutto in fase organizzativa con altra mentalità, pronti per il salto di qualità in qualsiasi momento. Sul pensiero finale, migliorarci significherebbe volare in serie A come detto alle nostre ragazze in riunione, confermarsi sarà più difficile. Buon Campionato a noi ed a chi rappresenta Taranto sia nel calcio a 5 che in tutte le altre discipline sportive. Un altro pensiero finale personale, auguro alla Futsal Paolo VI Taranto, nuova società che sarà presente nel campionato di calcio a 5 maschile pugliese di serie C2, ogni bene. Passione, amore e sacrifici saranno presto ripagati, in più sarò lì su quei gradoni al PalaCurtivecchi di Montemesola come loro primo tifoso. Forza ragazzi!”.

 

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