Motori: Senza aiuti, la Renault potrebbe fallire
Secondo un articolo dell’agenzia Reuters, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha sostenuto in un’intervista che la Renault (lo stato francese detiene il 15% delle azioni del gruppo) potrebbe fallire se non riceverà aiuti consistenti nel giro di breve tempo. La causa è ovviamente da ricercare nella profonda crisi innescata dal coronavirus. Nel corso dell’intervista Le Maire ha anche detto che lo stabilimento Renault di Flins, fuori Parigi, non deve chiudere, che la casa automobilistica dovrebbe salvaguardare i posti di lavoro in Francia restando nel contempo competitiva sul mercato dell’auto.
LA ALPINE POTREBBE CHIUDERE - Una situazione difficile da gestire anche perché la Renault deve presentare a breve un piano di riduzione dei costi di 2 miliardi di euro per i prossimi due anni. Il fatturato del primo trimestre è sceso del 19% a 10,1 miliardi di euro, con un calo delle vendite in Europa del 36%. Tra le varie possibilità ventilate in queste settimane si è parlato della chiusura di diversi stabilimenti di componentistica in Francia oltre che del sito di Dieppe dove si fabbricano le Alpine. La grande struttura di Flins appena fuori Parigi, potrebbe essere riadattata per altri usi.
UN PRESTITO DI 5 MILIARDI - Le Maire ha aggiunto che il presidente del Gruppo Renault, Jean-Dominique Senard, sta lavorando al nuovo piano strategico con il sostegno del governo francese. Nel corso di un’altra intervista, Le Maire, ha per così dire quantificato la discussione dicendo non era ancora stato firmato il prestito di 5 miliardi di euro per Renault e che le trattative proseguivano. Ha inoltre aggiunto che il governo francese chiede precisi impegni da parte della casa in tre settori in cambio di aiuto: i veicoli elettrici; il trattamento equo dei vari fornitori e la priorità nello sviluppo di tecnologie avanzate. Il governo francese ha anche chiesto alle case automobilistiche transalpine di trasferire la produzione di tutti i veicoli in Francia. (alvolante.it)