Caso palasport di Leporano, botta e risposta su FB D'Abramo-Di Giuseppe
La vicenda dello “sfratto” dell'Amatori del Vibrotek Pulsano dal palazzetto dello sport di Leporano porosegue in questi giorni sui social media.
Il sindaco di Leporano Angelo D'Abramo, infatti, anziché utilizzare un canale ufficiale, ossia un comunicato stampa, ha risposto alla polemica innescata da Antonio Di Giuseppe sulla stampa locale con un post sulla sua pagina di Facebook. Un intervento nel quale imputa al sodalizio di volley la mancanza di regolare e congruo canone di concessione nonché l'assenza di una regolarizzazione, ad oggi, del pagamento delle utenze (luce, acqua, ecc.) di notevole consistenza economica.
Questo il testo del post:
“Ho letto nella giornata di ieri 23/09/2015 e in data odierna le esternazioni di alcuni soggetti circa l'utilizzo del palazzetto dello sport "Orazio Maraglino" di Leporano. Tali affermazioni non hanno alcun fondamento giuridico e amministrativo e non possono trovare alcun accoglimento. L'unica certezza è che questa amministrazione da me capeggiata è per il rispetto prioritario e fondamentale delle leggi e dei regolamenti. Pertanto al di là dei nomi delle società e di chi li sostiene, vanno rispettati i principi della buona e sana amministrazione e dell'interesse pubblico che rendono incompatibile, senza alcuna tolleranza, la permanenza e l'utilizzo delle strutture pubbliche comunali da parte di chi non ha più una convenzione, da più di un anno (per legge non prorogabile anche tacitamente), quindi senza averne titolo, e soprattutto in assenza di pagamento di un regolare e congruo canone di concessione e senza una regolarizzazione, ad oggi, del pagamento delle utenze (luce, acqua, ecc.) di notevole consistenza economica, allo stato attuale già pagata dal Comune di Leporano ed a carico quindi dei cittadini di Leporano. Alla luce di quanto sopra il Comune di Leporano ha dovuto adottare ordinanza di sgombero del palazzetto, il tutto a tutela dell'interesse di tutta la comunità leporanese e delle casse comunali. Vorrei, infine, tranquillizzare tutti gli utenti del palazzetto, soprattutto i bambini che a me stanno a cuore, che questa amministrazione nella immediatezza si attiverà per la gara ad evidenza pubblica per individuare il soggetto o i soggetti ai quali affidare in concessione il palazzetto dello sport, il tutto sempre nel rispetto delle leggi e dei regolamenti”.
“Il palazzetto, quindi, non rimarrà chiuso – ha assicurato D'Abrao - , anzi sarà ancora più aperto all'intera collettività leporanese, ai giovani e ai bambini che hanno voglia di fare sport.
Questo intervento, che avrei voluto evitare, è stato reso necessario per dirimere qualsiasi dubbio e per fare chiarezza sull'intera vicenda. Grazie a tutti!”.
La controreplica di Di Giuseppe è affidata ad un altro post, questa volta sul profilo FB della pagina “Palazzetto dello Sport di Leporano”, nel quale Di Giuseppe, allegando anche copia di una lettera inviata al Comune di Leporano, invita l'amministrazione ad astenersi dall'imputare a questa ASD comportamenti negligenti o colposi ascrivibili ad atti e fatti non corrispondenti al vero.
Questo il testo del post:
"Proprio ieri ho inviato l’ Amministrazione di Leporano dall’ astenersi dall'imputare a questa ASD comportamenti negligenti o colposi ascrivibili ad atti e fatti non corrispondenti al vero, per il conseguente danno all'immagine personale e professionale che ne deriverebbe. Come è evidente, è puntualmente accaduto.
Come si può facilmente evincere dalla lettera che ieri ho inviato al comune di Leporano (Allegata alla presente), la comunicazione delle somme da pagare relative al consumo di energia elettrica ed acqua ci sono state richieste il 12/08/2015 (la raccomandata è stata da me ritirata presso l’ufficio postale di Faggiano solo il 26 08/2015 perché ero fuori Italia per ferie), con raccomandata datata 1 settembre 2015, ricevuta il 9 settembre 2015, intimavano di pagare le somme e lasciare la struttura entro 3 giorni!!!. Con mia raccomandata del 10/09/2015 confermavo coerente il consumo di energia e il costo dell’energia elettrica, ma contestavo l’importo del consumo di acqua a causa di una segnalata perdita nella condotta idrica e riparato soltanto a maggio 2015, chiedevo pertanto il ricalcolo in base al consumo storico. In ogni caso, considerato che l’esborso economico è divenuto rilevante per inerzia dell’amministrazione nel comunicare gli importi dovuti a titolo di rimborso delle somme anticipate - sebbene abbia più volte sollecitato gli ufficio comunali a provvedere in tal senso - chiedevo la dilazione e a fronte di una nuova inerzia dell’amministrazione nel rispondermi, con la lettera allegata comunicavo che avrei autonomamente iniziato a pagare dal 1 ottobre 2015 in rate mensili. Inoltre avanzavo formale richiesta di accesso agli atti di indirizzo e di gestione dell’amministrazione eventualmente relativi all’espletamento della procedura di evidenza pubblica. Anche questo senza riscontro alcuno.
Adesso, il Sig. Sindaco, spiegasse quante legittimità ci sono al comune di Leporano e spiegasse anche in che maniera la medesima situazione è stata risolta per lo stadio comunale".
Antonio Di Giuseppe
La nota si conclude con un invito ad incontrarsi direttamente per risolvere la questione:
"A prescindere da tutto questo, non sarebbe più opportuno che il Sig. Sindaco non si negasse alle richieste di incontro e, serenamente, si affrontasse la questione nell'interesse della comunità di Leporano e di tutte le persone che per passione giocano a pallavolo?"