Taranto: ‘Il tesoro carta” per educare i ragazzi a lettura e scrittura creativa

Lunedì 18 ottobre un altro incontro con l’autore per l’Ic Renato Moro

Cultura, musica e spettacolo
15.10.2021 17:22

La “Festa dei lettori” prosegue all’istituto comprensivo “Renato Moro” di Taranto. Dopo l’incontro con un campione di nuoto “speciale” come Marco d’Aniello e l’autrice del libro a lui dedicato: “Il mio tuffo nei sogni”, Rossella Montemurro, un altro importante appuntamento coinvolgerà gli studenti lunedì 18 ottobre alle ore 9. Questa volta l’incontro con l’autore sarà per le classi della primaria, per le quali la dirigente scolastica Loredana Bucci ed il suo staff di collaboratori hanno scelto la preside Roberta Leporati autrice de “Il tesoro di carta” e di un progetto educativo nelle scuole locali. Si tratta di un libro scritto a quattro mani, insieme alla professoressa di Lettere Silvia Giannì, ed ambientato nella cornice del paesaggio pugliese, che con tutti i suoi elementi caratterizzanti fa da sfondo alle avventure di due bande di ragazzini rivali alla ricerca di uno strano tesoro. Il filo conduttore è ancora una volta, come è stato in occasione dell’incontro con la scrittrice Montemurro che ha raccontato la storia di un ragazzino autistico e del suo riscatto attraverso lo sport, quello di trasmettere agli studenti l’importanza di superare le diversità e sentirsi uniti perché insieme anche le avversità si superano meglio. “Il tesoro di carta”, nello specifico, racconta di un viaggio e delle sue peripezie, alla ricerca di un passato lontano che finisce per coincidere con il nostro presente. Cinque ragazzi infatti si imbattono in un vecchio cellulare contenente solo fotogrammi di stampe ed alcune immagini relative ad una premiazione scolastica, i cui protagonisti sono tutti i loro genitori, che all’epoca frequentavano la scuola media. Riusciranno presto a comprendere che la scrittura del diario è collegata ad una pandemia avvenuta nel 2020. Chiaro ed inequivocabile dunque, il riferimento al covid-19. “Il tesoro di carta” è per questo un viaggio avventuroso, basato su fatti realmente accaduti. Le pagine del diario sono state scritte dagli alunni dell’Istituto comprensivo Chiarelli di Martina Franca, durante il periodo di chiusura nella primavera del 2020. La prefazione del libro è della presidente emerita della Corte Costituzionale, nonché ministra della Giustizia, Marta Cartabia. “Si dice - spiega la preside Bucci - che se non sai di cosa parla un libro, ciò che prima di tutto ti incuriosisce è la copertina. Spesso è così anche per me, ma il vero colpo di fulmine, soprattutto questa volta, è scoccato quando ho letto la prefazione della ministra: “Il volto del domani dipenderà da come avremo vissuto questo nostro inatteso, sconcertante oggi”. E’ un concetto che racchiude l’essenza di questo libro; un libro che porta le autrici a suscitare nei ragazzi domande profonde con la potenza della narrazione. Domande sul valore delle difficoltà, sui rapporti tra loro, sul bullismo, sull’amicizia e sul conflitto, sul senso della storia, sulle relazioni tra generazioni, con gli adulti e con le autorità, sull’evolvere della tecnologia, sul senso del rischio, sul significato della letteratura e della scrittura”. Ma non solo. Non è da sottovalutare neanche il fatto che il libro sia scritto da due concittadine ed ambientato nel nostro territorio, proprio come nella storia di d’Aniello: “Vogliamo valorizzare i nostri talenti locali. Ne abbiamo davvero tanti, capaci e preparati, in grado di suscitare emozioni forti e stimolare l’attenzione dei nostri studenti con la loro penna”. Leporati e Giannì propongono alle scuole, come detto, un progetto finalizzato a favorire ed incrementare la passione per la lettura e la scrittura e a sensibilizzare e stimolare gli alunni sulle tematiche contenute nei tre nuclei concettuali dell’Educazione Civica: Costituzione, Sviluppo sostenibile e Cittadinanza digitale. L’obiettivo principale del progetto, che interessa la fascia d’età compresa tra i 9 ed i 12 anni, è quello di favorire ricerca e azione educativa, riconoscendo l’importanza della creatività e del protagonismo discente, il valore della bellezza e della condivisione, il ruolo dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico, della digitalizzazione come ulteriore strumento di informazione e innovazione. Al progetto l’IC Moro ha subito aderito. “La lettura e la scrittura - conclude la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Renato Moro” - possono e devono diventare vettori di legalità, cittadinanza, intercultura, partecipazione attiva. Questo è una delle nostre mission”. (CS)

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