La FP Cgil ha inviato alla Parte Pubblica il 26 novembre 2019 la prima istanza di revoca della deliberazione di C.C. n. 284 del 5.11.2019, con relativa richiesta di confronto. Successivamente, si sono registrati interventi della RSU e di altre OO.SS. ugualmente preoccupate delle affermazioni non veritiere dell’assessore Cataldino, riportate in deliberazione. Il 2 marzo 2020, attesa l’indifferenza dell’Amministrazione comunale, la FPCGIL ha rinnovato la denuncia, sollecitato la revoca dello deliberazione di C.C. n. 284/2019 e stigmatizzato il mancato riscontro alla richiesta di confronto sulla gravissima questione, al netto di una nota della direzione RR.UU. di rinvio di competenza. Nel frattempo, la RSU sollevava la questione presso la Commissione Consiliare AA.GG. che, seppure con tempi biblici, peraltro ingiustificati, riceveva e ascoltava le ragioni della RSU, decidendo purtroppo alla fine di... non esprimersi. Orbene, questi i fatti al momento, e la FP/CGIL con la perseveranza che la gravità del caso richiede, osservando il proprio ruolo di rappresentanza dei dipendenti comunali, preoccupata altresì della superficialità con la quale gli amministratori comunali e i dirigenti trattano ormai questioni che possono contenere anche una qualche rilevanza penale, chiede l’immediata convocazione della delegazione trattante con la cortese presenza dell’Assessore Cataldino, del Presidente del C.C., del Presidente della Commissione AA.GG., del Segretario Generale, del Dirigente P.L., in quanto persone informate dei fatti. (Annamaria Marra Segreteria Aziendale)