Taranto: Alla scoperta della Paganese di Piovaccari e Tissone
‘Per aspera ad astra’. ‘Attraverso le asperità sino alle stelle’
(Di Tullio Luccarelli) Le stelle hanno incuriosito l’uomo fin dall’alba dei tempi. Delle luci fisse in cielo, come tanti piccoli occhi curiosi a scrutar i primi passi dell’uomo. Punti gialli, alcuni così bianchi da sembrare candore puro; usate per sognare, usate per navigare, usate come riferimento; talmente tante da poterci perfino disegnare delle figure, quelle che noi chiamiamo costellazioni. Corpi all’apparenza immobili, ma che in realtà sono in costante mutamento e movimento nel cielo. E nella costellazione del Girone C, c’è proprio un club che ha catturato una stella e l’ha fatta logo: la Paganese. La società di Pagani, ormai da ben nove anni in categoria, si appresta ad affrontare il Taranto, suo ospite domenica 19 settembre alle ore 14:30. Le precedenti stagioni Nelle ultime cinque stagioni, il club salernitano ha avuto molti bassi e pochi alti, forse solo uno; stagione 2016/2017, ottavo posto in Lega pro, sogno serie B che svanisce al primo turno. Poi una serie di annate anonime, con la retrocessione al termine dei play-out 2018-2019, salvo poi essere riammessa. La scorsa stagione è finita al diciassettesimo posto, vincendo i play-out. Come ha iniziato Se gli ionici possono sorridere di questo inizio di campionato, non si può dire lo stesso per gli azzurrostellati: quattro punti conquistati in tre partite, attualmente seconda peggior difesa con sei reti subite (a pari merito con il Potenza) e già un incredibile avvicendamento in panchina: dopo la sconfitta con il Latina del 4 settembre, la società ha esonerato Raffaele Di Napoli, chiamando al suo posto Gianluca Grassadonia, alla sua quarta esperienza sulla panchina campana. Chi temere La Paganese ha un buon mix di giovani e vecchi mestieranti al suo attivo. Nelle ultime uscite di campionato determinanti sono stati il portiere Baiocco, reduce dal rigore parato a Ceccarelli, il difensore Murolo, già con un goal e un assist all’attivo, la nuova firma di Marco Firenze, la classe degli ex Zito e Tissone, i bomber Federico Piovaccari e Luigi Castaldo, senza dimenticare, Abou Diop, reduce dal gran goal vittoria contro il Catania, che promette già battaglia. Sarà invece assente Sussi, squalificato. Modulo Grassadonia predilige il 3-5-2 e nella partita di esordio ha impiegato tale modulo, schierando questo XI: Baiocco; Schiavi, Murolo, Sbampato (52' Scanagatta); Sussi, Vitiello (57' Zito), Tissone (57' Volpicelli), Cretella, Manarelli; Guadagni (46' Diop), Castaldo. L’allenatore salernitano potrebbe optare per dei cambi negli interpreti: Guadagni, uscito acciaccato dal Marcello Torre, potrebbe lasciare il posto ad uno tra Diop e Piovaccari mentre, per sostituire Sussi, verrebbe impiegato Carmine Iannone.