25 aprile, PCI Taranto: ‘Questa Destra estrema mette tutto in pericolo’
Lo scrive in una nota la sezione Nicola La Tanza
Commemoriamo, ricordiamo questa data mitica della storia del nostro paese democratico e repubblicano perché, chi in quei giorni, mesi, anni ha speso la vita, le proprie intime passioni personali più quelle condivise con altri compagni di lotta ideologiche e morali-politiche per liberare il nostro Paese, da chi, calpestando tutte le regole umanitarie, legali, morali; portava morte, distruzione, inciviltà.
Bastò questo perché si potè realizzare la resistenza a oltranza che portò l'Italia alla liberazione dal fascismo italiano, dal nazismo tedesco dai nazifascisti, seminatori di morte e approdare a una vita "normale" verso la completa, libera vita democratica e collettiva.
Oggi ci ritroviamo a essere governati da chi comprende una Destra estrema che ha le proprie radici nel ventennio fascista: ostinatamente continuano a offendere il Paese, cercando in tutti i modi di coprire il loro orientamento ideologico con quel fascismo.
Per rendere non divisiva questa data basterebbe da parte di questi politici l'abiura del fascismo e l'affermazione di essere antifascisti, atto che tutti noi attendiamo. Nella nostra costituzione Italiana c’e’ la legge Scelba art.4 del 25 Giugno 1993: “E’ vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi“.
La XII disposizioni transitorie e finale della costituzione Italiana vieta le riorganizzazione sotto qualsiasi forma dal disciolto partito fascista. I partigiani ci hanno dato la pace dopo la guerra; in memoria del loro sacrificio noi cittadini contemporanei dobbiamo sentirci in obbligo di impegnarci e lottare per fermare le guerre attuali senza distinzioni ideologiche ma almeno per un'idea di Pace.
Ecco perché ORA E SEMPRE RESISTENZA E LIBERAZIONE dai fascismi, dai fascisti, nel rispetto della COSTITUZIONE CHE è ANTIFASCISTA, W LA LIBERTÀ. Merito a tutte quelle forze che hanno permesso a noi contemporanei di goderne con l'intento di preservarne valori e aspirazioni. Per non dimenticare: l’assemblea costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato la vita al Comitato di liberazione nazionale e che dopo la guerra scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai principi della democrazia e dell’antifascismo. Così in una nota il PCI sezione La Tanza Nicola Taranto.