Taranto: ‘Tracce’, mostra di Immacolata Zabatti al Mudi-Museo diocesano

Cultura, musica e spettacolo
16.06.2023 23:40

“Tracce” è il titolo della mostra personale dell’artista Immacolata Zabatti che sarà inaugurata nell’auditorium del Mudi, il Museo diocesano di Taranto (vico I Seminario, Taranto), il prossimo sabato 24 giugno, alle ore 18.L’esposizione sarà allestita nelle sale al secondo piano del Mudi dal 24 al 29 giugno, visitabile negli orari 10-13 e 17-20, chiuso la domenica sera e il lunedì.   

Il Club per l’UNESCO di Taranto e l’Associazione Marco Motolese tornano a presentare l’artista Immacolata Zabatti in questa nuova mostra, con il patrocinio del Comune di Taranto, della Provincia di Taranto e del Mudi, nella persona di don Francesco Simone

Interverranno all’inaugurazione: l’autrice Immacolata Zabatti; Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’Associazione Marco Motolese e Presidente del Club per l’Unesco di Taranto. L’intermezzo musicale è affidato a Giuseppe Curci. Declameranno alcune poesie: Giovanni Monopoli, Maddalena Corigliano e Nunzia Piccinni. Presenterà la serata la giornalista Raffaella Capriglia

Dichiara Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’Associazione Marco Motolese e Presidente del Club per l’Unesco di Taranto, presentando la mostra: “L’arte contemporanea ha svolto e continua a svolgere cultura, eredità e patrimonio nel momento in cui esprime la storia come arte, ma anche come conoscenza del territorio. Imma Zabatti, infatti, nelle sue opere parla di storia, della Grecia e delle arti antiche, ma anche di paesaggi, di ulivi secolari, valorizzazione del rapporto originale tra arte contemporanea e patrimonio.  Nelle testimonianze del passato, crea lo slancio necessario per comprendere e creare il contemporaneo”.

La pittrice Immacolata Zabatti inaugura questa nuova mostra dopo i recenti riconoscimenti alla Biennale Internazionale di Montecarlo.

Il percorso espositivo è composto da venti opere, alcune della collezione ispirate alla Magna Grecia, nelle quali l’artista Zabatti, tra i generi figurativo e astratto, proietta dal passato al futuro la storia, la cultura, le arti che i coloni greci hanno lasciato nel territorio di Taranto. In una zona espositiva, si potrà inoltre ammirare anche la collezione dedicata agli ulivi secolari, rappresentati dall’artista con un stile personale e unico; infine, saranno presenti alcune opere della collezione astratti.

Nella mostra, saranno inoltre presentati alcuni “qr code” che rimanderanno alla biografia dell’artista, a videorecensioni delle opere e a “Reel” su Instagram, brevi video in cui è possibile vedere le fasi della lavorazione dei dipinti. È un modo nuovo per comunicare, attraverso la tecnologia, i contenuti di alcune opere ed il lavoro tecnico ed artistico condotto intorno a esse.

Biografia

Immacolata Zabatti vive e lavora a Grottaglie (Taranto).  Ha sempre respirato in famiglia, attraverso le attività artistiche del nonno e del padre, la passione per l’arte. Il contesto la porta a sviluppare una spiccata personalità creativa e la passione per l’arte in tutte le sue forme ed espressioni.

All’inizio della sua carriera artistica si è dedicata a una pittura paesaggista, dal 2011 ha iniziato a realizzare ulivi secolari salentini con un suo stile personale influenzata dal surrealismo. La sua sensibilità la porta inoltre a trattare tematiche sociali della realtà contemporanea. 

Dal 2010, Zabatti inizia a frequentare diverse associazioni culturali, con cui ha avuto modo di conoscere diversi scrittori e poeti. Si sono susseguiti scambi culturali e collaborazioni con alcuni poeti, che hanno scelto delle opere della Zabatti per le copertine di diverse pubblicazioni letterarie; alcuni di loro hanno composto poesie ispirandosi alla sua produzione artistica.

Artista figurativa, nel tempo ricerca un nuovo stile tecnico espressivo; dal 2012, dimostra la sua creatività con opere informali il suo trasversale eclettismo. Affronta il discorso artistico mediante diversi linguaggi pittorici, sia da un punto di vista stilistico alternando figurativismo ed astrattismo, che da un’ottica tematica, scegliendo anche temi dall’alto valore sociale.

Nel 2015, riceve la nomina di accademico dall’ Accademia Internazionale “Il Convivio”.

Dal 2016, realizza diversi lavori di grafica: locandine per eventi culturali, cataloghi e calendari d’arte. 

Partecipa a numerosi concorsi, sia nazionali che internazionali suscitando molteplici riconoscimenti da parte di un pubblico sempre più numeroso e dei maggiori esponenti della critica. Tra questi va citato Vittorio Sgarbi, che nel 2015 la seleziona per la rassegna “Panorama d’Italia” a Palermo e la incita a mettere a fuoco l’interesse per l’astrazione.

Nel 2017, entra nella Collezione di Vittorio Sgarbi con la riproduzione fotolitografica di due sue opere, sono state archiviate Nr. R 205 e R 206 e acquisite ufficialmente nella raccolta dei disegni e delle stampe della “Collezione Sgarbi” di Villa Cavallini Sgarbi.

Nel 2020, un suo dipinto presente nel film di Fabrizio Maria Cortese “Free- Liberi”, presentato alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia.   

Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, sono pubblicate spesso sulla stampa accreditata, su annuari e cataloghi d’arte internazionali, sull’Annuario d’Arte Moderna Mondadori con quotazioni ufficiali.   

Ha presenziato in diverse mostre personali e rassegne internazionali in Italia ed all’estero, le sue opere sono state esposte nelle più grandi capitali e ha ricevuto numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui: Meam di Barcellona, Osaka Giappone, Stoccarda,  Galleria Christiane Peugeot Parigi, Artexpo Budapest, Brik Lane Gallery Londra, Museo Le Bois Du Cazier Belgio, Galleria La Pigna Roma, Galleria Farini Bologna, Taormina - Museo Sciortino Monreale, Noto, Palermo, Lecce, Triennale di Verona, Cancelleria del Vaticano Roma,  Palazzo Zenobio Venezia,  Firenze,  Benevento, Salerno, Ambasciata d’Egitto Roma, Casa Cava Matera, Museo Crocetti Roma, Mostra “Tra Il Cinema e l’Arte” Festival del Cinema di Venezia 77 – Hotel Excelsior Lido di Venezia 2020.

Alcune mostre personali: Pinacoteca Palazzo De Felice, Grottaglie (TA), Galleria Verniceart Bari, Castello Episcopio Grottaglie (TA), Associazione “Lino Agnini” S.Giorgio Jonico (TA), Sale Divulgarti Palazzo Ducale Genova, Sale Museali Palazzo Ducale,  Martina Franca (TA).   

Hanno scritto su di lei: Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Josè Van Roy Dalì, Vinicio Coppola, Elisa Silvatici, Teresa Gentile, Alfredo Martinelli, Vito Cracas, Salvatore Russo, Sandro Serradifalco, Stefania Bison, Alessandro Salvatore, Enza Conti, Giovanna De Mitri, Adriana Repaci, Azzurra Immediato, Teresa Stacca, Ester Lucchese, Raffaella Capriglia, Federico Caloi, Giovanna Bonivento Pupino, Antonio Fornaro. 

Alcuni riconoscimenti e premi: Artista selezionata e premiata da Vittorio Sgarbi Palermo 2015, Premio Int.le “Il David di Gian Lorenzo Bernini” Lecce 2015, primo posto Premio International Prize Città di Noto 2015, Premio Int.le Salvator Dalì Parigi 2017, Premio Int.le Berlino 2017, Premio Int.le  London Art Prize Great Master Londra 2018, Riconoscimento di Merito He-Art dall’ufficio Ambasciata Araba D’Egitto Roma 2019, 2°posto Premio Int. Notti Sacre d’Arte Bari 2019, Premio Int.le Città di Budapest Artexpo 2019.  The Light Of Galata Award 2020 - Istanbul Arts, Culture – Istanbul, 1°posto Copertina Premio Internazionale Gocce Di Memoria 2022, Targa Club per l’UNESCO Martina Franca 2022, Premio Germinazioni Otranto (Lecce) 2023, Premio Biennale Montecarlo 2023. 

Scrivono di lei: Immacolata Zabatti si serve di variopinti cromatismi per realizzare opere informali caratterizzate da tonalità preziose che illuminano la composizione. L’ artista indaga le potenzialità del colore utilizzando forti contrasti per dare ritmo all’amalgama, in un susseguirsi di luce e ombra che non perde mai il suo equilibrio. L’ arte di Immacolata Zabatti attinge a suggerimenti mediati sia dalla dimensione immanente sia dalla sfera del trascendente, dando forma a un mondo sospeso tra visione e emozione, una dimensione parallela, dove l’unico tempo assoluto è quello dell’anima. (Catalogo Museo Levi 2017 EA Editore, Paolo Levi) 

L’indagine pittorica di Immacolata Zabatti, tocca i vertici di un intimismo universale che fa vibrare le corde dell’anima dell’astante, che di fronte a opere dal forte lirismo segnico, cerca disperatamente di decodificarne le chiavi di lettura per venire a contatto con quel lato non palesato dalle immagini, in cui risiede l’intento dell’artista. Un uso del colore magistrale ed intenso, armonizza con gentilezza il binomio forma/contenuto, facendo sì che le sue opere risultino sempre un equilibrato esercizio di stile, dove talento e immaginazione si fondono. (Sandro Serradifalco)

Fit Cisl: ‘Trasporto ferroviario non pervenuto a Taranto’
Taranto: Sparatoria al quartiere Tamburi, ferito un uomo