Ultramaratona: Cimmarusti rientra, 'Emozionante tornare a correre'
La tarantina residente a Pesaro, ex azzurra, ha corso la 50 km di Romagna e la Collemarathon in pochi giorni
Un rientro alle ultramaratone atteso da circa tre anni. Barbara Cimmarusti, tarantina da tempo residente a Pesaro, ha assaporato di recente l'ebbrezza delle corse di lunga durata. L'ex atleta del Cras Taranto dei tempi d'oro ha corso nei lo scorso 25 aprile la 50 km di Romagna, una classica delle ultramaratone di primavera in Italia che si corre a Castel Bolognese (Ravenna). Si trattava della prima uscita della fondista classe 1971 dai tempi degli Europei dei 100 km corsi ad ottobre 2015 a Winschoten, in Olanda, dove Barbara si confermò la migliore italiana delle distanze lunghe (diversi i titoli tricolori vinti tra il 2012 ed il 2015 nei 50 e 100 km) chiudendo al 17° posto al personale di 8h05'48''. Poi, una lunga serie di infortuni le aveva impedito di proseguire l'attività. Conclusa la lunga sequela di vicissitudini fisiche, Barbara tornata ad essere seguita dal suo primo allenatore, il tarantino Mimmo Santarcangelo, figura di spicco di due Cras dei tempi d'oro, il Cra Atletica negli anni Novanta ed il Cras Basket nel primo decennio del 2000 (da preparatore atletico).
Nel Ravennate, Barbara Cimmarusti ha chiuso la sua fatica in 4h07'52'', tempo lontano dal suo personale, ma che rappresenta una bella iniezione di fiducia verso un ritorno più costante alle ultramaratone e, chissà, alla maglia azzurra. Non contenta, domenica scosa la 46enne atleta tesserata per il Grottini Team Recanati si è disimpegnata anche in una maratona, la Collemarathon che si corre tra Barchi e Fano (Pesaro), chiudendo i 42 km in 3h17'10''. "È presto per pensare se tornerò quella di qualche anno fa, ma intanto mi godo questi momenti: tornare alle corse, rivedere tanta gente che condivide la mia stessa passione è un'emozione unica", ha commentato Barbara, che ha aggiunto: "Sarà dura essere nuovamente davanti a tutte in Italia, ci sono le nuove leve che giustamente vanno molto più forte di me... È il ciclo della vita ed è giusto così. Intanto l'importante è che sono tornata a correre e gareggiare....e per questo devo ringraziare Santarcangelo che non ha mai smesso di credere in me". La strada è stata ripresa: nei prossimi mesi si capirà se la tarantina avrà ritrovato le forze e gli stimoli per tornare, a dispetto dell'età, la numero uno in Italia delle ultramaratone. E puntare a nuovi traguardi in campo internazionale.