Suicidio Taranto: si riaprono le porte dell'inferno

TARANTO
Gabriele Russano
19.03.2017 16:48

Seconda sconfitta consecutiva per il Taranto di Ciullo. A Messina arriva una debacle pesantissima, con un 3-1 senza appello per com'è maturato. L'uno-due micidiale siglato nei primi otto minuti dai padroni di casa la dice lunga sulla prova dell'undici rossoblù, praticamente mai in partita con la testa e con le gambe, incapace di reagire in maniera convinta dopo un approccio alla partita disastroso. Per tutti i novanta minuti il risultato, di fatto, non è mai stato in bilico con un Taranto rinunciatario e che ha lasciato spazi ai padroni di casa, i quali non hanno dovuto far altro che amministrare il vantaggio cimentandosi più volte a prendere la mira e cercare la terza rete. Il guizzo d'orgoglio arriva dai piedi di Emmausso (l'unico a dare la scossa e cercare di raddrizzare una barca sottosopra), che con una acrobazia antologica illude i pugliesi riaprendo il match a una manciata di minuti dal termine. Ma una amnesie difensiva tra Altobello e Maurantonio imbarazzante come poche consente a Milinkovic di chiudere i giochi allo scadere e regalare al Messina tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Per il Taranto, adesso, è notte fonda: i due capitomboli di fila fanno ripiombare la squadra del presidente Zelatore in piena zona play-out a otto giornate dal termine della stagione regolare. A preoccupare, al di là dei risultati, sono soprattutto l'atteggiamento e la mentalità di una squadra decisamente involuta. Domenica prossima, allo “Iacovone”, altra difficile sfida con la Paganese.

 

PRIMO TEMPO L'avvio di partita del Taranto è a dir poco traumatico, perchè dopo appena due minuti di gioco la squadra di Sasà Ciullo si ritrova subito sotto: Da Silva riceve una buona palla da Milinkovic sulla corsia destra e serve sotto porta Anastasi, che si inventa una strepitosa magia e con un pregevole colpo di tacco infila Maurantonio gelando l'impreparata difesa rossoblù. Al settimo gli ospiti cercano di reagire, ma la conclusione dalla distanza di Potenza è troppo debole per impensierire Berardi, che con tranquillità guarda la palla scorrere mestamente fuori alla destra della sua porta. La situazione per gli ionici non migliora, anzi: dopo un minuto i peloritani siglano il gol del raddoppio: Da Silva lancia un micidiale contropiede e trova l'inserimento in profondità di Foresta, che raccoglie l'invito, taglia la difesa rossoblù e beffa Maurantonio in uscita con un tocco delizioso. Al dodicesimo si rivede il Taranto, con il suo bisogno vitale di riaprire la partita: il tiro sotto misura di Magnaghi da posizione defilata finisce, però, alto. Un minuto dopo il quarto d'ora dalla corsia mancina Potenza fa partire un traversone per la testa di Magnaghi, che da posizione sbilanciata rispetto alla palla colpisce di testa alzando a campanile e favorendo l'intervento di Berardi in presa sicura. Al minuto numero diciannove padroni di casa nuovamente pericolosi con l'ex Mancini che lanvia in profondità Forsesta, bravo a coordinarsi dal vertice dell'area piccola e calciare al volo. E' provvidenziale in questo caso l'intervento di Stendardo, che ribatte la palla e salva i suoi in calcio d'angolo. Al ventitreesimo Som riceve palla da Maiorano poco oltre la metà campo, avanza e arriva fino a ridosso dell'area giallorossa. Il sinistro dell'esterno camerunense si impenna finendo di poco oltre la traversa della porta difesa da Berardi. Alla mezzora il Taranto potrebbe riaprire il match, con una botta dal limite dell'area di Magnaghi, bravo ad angolare una palla su cui Berardi è costretto agli straordinari: il portiere di casa plana a terra e respinge la sfera e para in due tempi, anticipando la ribattuta a rete dei ben appostati Viola e Lo Sicco. Al trentanovesimo ci prova ancora la squadra di Ciullo a tornare a galla: il rasoterra su punizione dalla distanza di Stendardo è potente ma non vincente, con la palla che termina a lato a fil di palo, alla destra di Berardi. Sul capovolgimento il Messina sfiora ripetutamente il terzo gol, nel giro di una manciata di secondi: il primo tiro di Foresta finisce sul palo con la palla che resta in gioco e finisce sui piedi di Anastasi, la cui ribattuta viene respinta dall'ottimo riflesso di Maurantonio. Sul terzo tentativo, invece, ci prova ancora Foresta ma a vuoto. E', di fatto, l'ultimo sussulto del primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero.

 

SECONDO TEMPO Al sesto minuto arriva la prima ammonizione della partita, con l'arbitro che punisce l'ex di turno Manuel Mancini per un intervento falloso su Viola. Il Messina vuol chiudere definitivamente i conti e al decimo ci prova con una conclusione dal limite di Da Silva che viene ribattuta in calcio d'angolo dalla retroguardia ionica. Un minuto più tardi Ciullo effettua la prima sostituzione della partita, con Emmausso dentro al posto di Potenza. Al quarto d'ora i padroni di casa vanno vicinissimi al tris: Da Silva lancia sul filo del fuori gioco Milinkovic, che riceve palla e si invola tutto solo verso l'area di rigore rossoblù arrivando a tu per tu con Maurantonio. E' bravissimo nella circostanza l'estremo difensore ionico a neutralizzare in due tempi la conclusione ravvicinata dell'attaccante peloritano. Al diciassettesimo arriva il secondo cambio nella fila tarantine, con Ciullo che inserisce Balzano al posto di De Giorgi. Un minuto dopo i pugliesi si riaffacciano timidamente nell'area siciliana grazie ad un tiro a giro dal limite di Emmausso che termina oltre la traversa della porta difesa da Berardi. Cristiano Lucarelli effettua il primo cambio nel Messina al minuto numero ventidue, quando richiama in panchina Mancini ed inserisce Capua. Al ventiquattresimo arriva la prima ammonizione anche per il Taranto, con Viola che finisce sul taccuino dei cattivi per simulazione in area siciliana. Al trentaquattresimo Ciullo esaurisce le sostituzioni a disposizione e getta nella mischia Cobelli, in campo al posto di Guadalupi. Il Taranto si costruisce la prima, vera occasione del secondo tempo al trentacinquesimo, quando Emmausso si accentra palla al piede e piazza un buon destro dal limite dell'area che finisce di un soffio oltre il palo alla destra di Berardi. Un minuto più tardi secondo cambio per il Messina, con Lucarrelli che inserisce Palumbo e richiama in panchina Sanseverino. Al trentasettesimo l'arbitro estrae un cartellino giallo per parte, punendo per reciproche scorrettezze il messinese Rea e il tarantino Magnaghi. Al quarantesimo clamorosa occasione per il Messina, con Capua che da buona posizione sbaglia praticamente un rigore in movimento, calciando alle stelle. Un minuto dopo il Taranto torna inaspettatamente in partita, accorciando le distanze con una strepitosa rovesciata di Emmausso dopo un tocco di testa di Cobelli che tiene viva una palla altrimenti destinata sul fondo. Difesa del Messina sorpresa e Berardi battuto. Ma la speranza del Taranto dura poco, perchè al quarantaquattresimo un imbarazzante malinteso tra Altobello e Maurantonio consente a Milinkovic di mettere lo zampino su una palla morta e scavalcare l'estremo difensore rossoblù per il gol del 3-1 che chiude definitivamente i giochi. Nei quattro minuti di recupero da segnalare l'ultima sostituzione per i padroni di casa, che al quarantaseiesimo sostituiscono uno stremato Foresta con Bruno.

 

Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 11^ Giornata di Ritorno (Domenica 19/03/2017)
Messina – Stadio “Franco Scoglio”
MESSINA-TARANTO 3-1
Reti:
pt 2' Anastasi (ME), 8' Foresta (ME); st 41' Emmausso (TA), 44' Milinkovic (ME)
MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Grifoni, Rea, Maccarrone, De Vito; Foresta (46' st Bruno), Mancini (22' st Capua), Sanseverino (36' st Palumbo); Da Silva; Anastasi, Mikinvovic. A disp.: Russo, Benfatta, Ansalone, Bencivenga, Saitta, Akrapovic, Ciccone, Ferri, Madonia. All.: Cristiano Lucarelli.
TARANTO (4-3-3): Maurantonio; De Giorgi (17' st Balzano), Altobello, Stendardo, Som; Maiorano, Guadalupi (34' st Cobelli), Lo Sicco; Viola, Magnaghi, Potenza (11' st Emmausso). A disp.: Contini, Di Nicola, Magri, Nigro, Pirrone, Sampietro, Cecconello. All.: Salvatore Ciullo.
Arbitro: Daniele Paterna di Teramo (Nicola Nevio Spiniello di Avellino – Francesco Alessandro Iovine di Napoli)
Ammoniti: Mancini (ME), Viola (TA), Rea (ME), Magnaghi (TA)
Espulsi: /
Corner: 3-2
Recupero: pt 1', st 4'
Note: Gara giocata alle ore 14:45, con 15 minuti di ritardo su decisione di AIC e Lega Pro in segno di protesta contro gli episodi di violenza verificatisi nelle ultime settimane; Spettatori circa 3000.

Nella foto: La splendida acrobazia di Michele Emmausso che ha illuso il Taranto 

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