Taranto dipende da Genchi, Virtus bella e incompleta, Nardò quadrato

Calcio Varie
Redazione
02.11.2015 22:03

 

Il punto sul Girone H di Fabrizio Caianiello

La decima giornata non ha riservato grosse sorprese. Emerge un dato, a questo punto inconfutabile. Non c’è un’ammazza campionato. E, soprattutto, l’incertezza di questa estate, dovuta a scandali, rinvii e attese per i ripescaggi ha portato molte società a condurre un mercato alquanto incompleto. Ne è la dimostrazione l’enorme numero di reti segnate (solo due 0-0 in 90 partite). Si è sempre detto che vince il campionato chi subisce pochi gol, profilo fino a questo momento assente. E cosi tutti attendono dicembre. Ma, intanto, c’è da mettere punti in cassaforte.

Il Nardò è senza ombra di dubbio la squadra più quadrata. Cattiva agonisticamente, rognosa e capace di imporsi anche su un campo difficile come quello di Taranto. Se, in attesa che le altre si assestino, riuscirà ad allungare diventerà la principale candidata al salto di categoria. Non è un mistero che a dicembre arriverà alla corte di Ragno un forte attaccante. Sip pensa a Iadaresta, Meloni o Molinari. Ma è presto per capire chi sia il più vicino.

Il Taranto attualmente è troppo Genchi-dipendente. Se non segna lui la squadra ha difficoltà ad andare in gol. I suoi compagni di reparto più che una corsa a vincere la classifica cannonieri stanno facendo una strana gara a chi sbaglia di più in fase realizzativa. E se per una volta Genchi sbaglia a pochi passi dalla porta (come accaduto domenica scorsa) non lo si può crocifiggere dato che fino ad oggi ha retto praticamente da solo (o quasi) il reparto. La piazza deve stare serena ma è comprensibile l’ansia di voler vincere a tutti i costi considerando il secondo clamoroso mancato ripescaggio consecutivo.

La Virtus Francavilla è la squadra probabilmente più bella da vedere ma anche la più incompleta tra le big. La gara di Manfredonia ha messo in evidenza tutte le lacune dell’ organico. L’arrivo di Conti ha sistemato la difesa ma manca un centrocampista offensivo, un esterno sinistro under ed un’altra punta. Se avesse avuto i capelli Calabro se li sarebbe strappati sicuramente pensando a quel che avrebbe potuto fare nel ‘Miramare’ con una rosa più completa.

Il Pomigliano ha un enorme potenziale societario frenato da una campagna acquisti fatta senza troppo criterio. Molti buoni calciatori che non riescono ad amalgamarsi. I partenopei, grazie alla capacità sulle ripartenze rende di più fuori casa che tra le mura amiche. Non è una squadra ‘da Feola’. Tant’è che il tecnico sta cercando di portare a dicembre nel ‘Gobbato’ i suoi fedelissimi.

Il Francavilla in Sinni rispetta tutte le aspettative. E’ questo il suo campionato. La squadra di Lazic gioca e diverte per galleggiare nelle parti alte della graduatoria.

Il Bisceglie ha ottenuto tre punti sofferti e importanti col Picerno. Se la società riuscirà a dare sicurezza a mister De Luca ed ai suoi uomini, la Bisceglie calcistica potrà togliersi grosse soddisfazioni. E’ una compagine quadrata, solida. La migliore forse sul rapporto qualità/prezzo.

Una parentesi particolare la merita il Potenza che deve ancora capire quale sia la dimensione del suo campionato. C’è decisamente ancora troppa confusione attualmente in Lucania.

Nella zona bassa della graduatoria Serpentara vanta uno dei migliori tecnici della categoria ma ha urgente bisogno di rinforzi. Il Manfredonia con gli arrivi di Colombaretti, Gentile e La Porta ha ritrovato l’assetto dello scorso anno e potrà salvarsi senza troppi affanni. 

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