Brindisi: maxi multa di 30mila euro per lo… Iacovone
Il club chiarisce i motivi di questa ammenda
Il Brindisi, tramite una nota ufficiale, chiarisce i motivi che hanno portato il TFN (Tribunale Nazionale Federale) a comminare una salatissima multa di 30 mila euro per aver comunicato con 24 ore di ritardo lo Iacovone come sede alternativa allo stadio Fanuzzi.
"SS Brindisi FC comunica che, in merito alla delibera n.81 del Tribunale Federale Nazionale, con la sanzione di 30.000 euro comminata alla società per aver presentato in ritardo di 24 ore la documentazione relativa all'individuazione dell'impianto di gioco che avrebbe ospitato le nostre gare casalinghe è necessario chiarire alcuni aspetti:
la sanzione è stata comminata per un ritardo nella trasmissione della documentazione che esula da ogni responsabilità del club; prova ne è il riconoscimento delle attenuanti, che hanno fatto sì che la sanzione fosse minore rispetto alla richiesta della Procura Federale.
La SS Brindisi FC ha adempiuto ad ogni proprio onere, nonostante il pochissimo tempo a disposizione rispetto alle altre compagini a causa dello spareggio giocato che ci ha privato di una settimana di lavoro nonché la difficoltà di trovare la disponibilità provvisoria di uno stadio, in attesa del completamento del Fanuzzi.
Purtroppo la lacuna normativa non ha concesso la possibilità di un’assoluzione, ma con la sentenza, contro quale il club ricorrerà in appello, il Tribunale Federale Nazionale ha, evidentemente, riconosciuto la buona fede della nostra società.
Ogni altra e diversa valutazione è frutto di speculazione su chi, in questo difficile momento sportivo, vuole il male del Brindisi e non il suo bene"