Brindisi: Rufini, 'Non sono mai stato messo in discussione'

Promozione
Alessio Petralla
18.11.2017 12:07

A chiarire, a Blunote, la sua situazione, in vista della sfida con l'Ugento, è il tecnico del Brindisi Danilo Rufini: "Non sono mai stato messo in discussione: forse queste voci sono state messe da fonti esterne che magari si aspettavano un mio allontanamento dopo il pareggio di Lizzano. La società non mi ha detto niente tanto che martedì ho avuto il solito confronto con i calciatori per commentare la gara di Lizzano. La proprietà è vicina e ha solo tanta voglia di uscire da questa categoria. Ovviamente, mi piacerebbe avere già sei-sette punti di vantaggio sulla seconda ma questo campionato non è facile sia per il livello delle squadre che per i campi. Sono convinto e contento dell'organico che ho a disposizione: mi hanno già chiesto se serve qualche altra pedina. Sono qui per un progetto triennale e quindi, in caso di vittoria del campionato, per cercare di essere protagonisti anche in Eccellenza. Ne io e ne il Brindisi apparteniamo alla Promozione: sto pensando a costruire e posso garantire che per le altre compagini, che hanno meno pressioni, è tutto più facile. Vogliamo essere già pronti per la prossima stagione. Domenica disputeremo una gara importante in cui vogliamo i tre punti cercando di migliorarci sempre di più. Solo con le prestazioni arriveranno i risultati".

FORMAZIONE: "I ragazzi sono tutti disponibili. Speriamo che il tempo ci permetta di giocare il nostro calcio visto che a Lizzano, per via del terreno di gioco, ci siamo dovuti adattare. Cercheremo di fare subito una partita offensiva".

L'UGENTO: "Ho visto un paio di partite e ho notato che è una formazione ben organizzata che gioca palla a terra e che può essere imprevedibile con le giocate di Cortese. Analizzando i numeri, il Brindisi ha la miglior difesa, nonostante schierassi quattro attaccanti. Di contro, l'Ugento fa tantissimi gol ma ne subisce altrettanti. Avversario che sa attaccare ma che ha questo squilibrio. Dovremo cercare di limitare le loro qualità offensive e mettere in evidenza i limiti in fase di non possesso".

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