Dalla carta al web: trent’anni di passione per il Fantacalcio
Nato ufficialmente nel 1990 in Italia, quest’anno il Fantacalcio compie trent’anni. Fu il giornalista Riccardo Albini, riprendendo un gioco in voga negli Usa e legato al baseball, a pubblicare il libro “Serie A – Fantacalcio”, e fu subito un successo straordinario. Chi non vorrebbe essere, almeno per un giorno, l’allenatore della propria squadra del cuore? In breve tempo il gioco entrò nel DNA degli italiani, incluse tante celebrità, e ancora oggi si calcola che coinvolga regolarmente almeno sei milioni di persone. Dai primordi molto è cambiato, e anche il Fantacalcio è sbarcato sul web, dove resta il leader incontrastato dei giochi legati al calcio. La sua trasformazione digitale era inevitabile, così come è avvenuto per tanti altri giochi come burraco, scopa, risiko, poker, la miglior roulette online (come questi) e tanti giochi tipici dei casinò.
Dalle schedine alla blockchain Il passaggio di massa da carta, biro e schede dei giocatori al mondo di internet ha decuplicato le possibilità e le emozioni per gli appassionati, che oggi possono sfidare altri devoti in tutta Italia, utilizzando appieno le potenzialità della Rete, tanto che con il passare degli anni è anche caduta la barriera nazionale. Equivalente al nostro Fantacalcio sono diffusi in tutti i Paesi europei, in particolare quelli che hanno grandi campionati di calcio: dalla Premier League inglese alla Liga spagnola, passando per la Bundesliga tedesca. Non solo, sul web nascono sempre nuove proposte, oggi persino capaci di portare il mondo del Fantacalcio al cospetto delle ultime innovazioni della tecnologia e dell’economia, come per esempio il rapporto sempre più fruttuoso tra calcio, blockchain e cripto valute. Al di là delle sempre più articolate possibilità, al centro resta comunque la passione: quella volontà di dare sfogo al bambino che è in noi e che sogna ancora di potere essere lui a entrare a far parte della squadra dei sogni.
Le varianti Oggi sono molte le “Leghe” e le scelte che si possono fare. Con l’aumentare dei giocatori sono cresciuti anche i premi in palio, basta schierare la formazione giusta al momento giusto e si può vincere un’automobile nuova di zecca (il primo premio del “Magic” targato Gazzetta dello Sport), oppure premi di varia natura. Non solo: oggi si può “fantagiocare” praticamente su qualsiasi cosa, dalle competizioni internazionali come la Champions League ai tornei dedicati alle Nazionali. Non mancano poi le varianti dedicate ad altre discipline sportive, come mostra il successo recente di “Magic Giro d’Italia”, dedicato al ciclismo e ai campioni delle due ruote. Non c’è comunque dubbio che il calcio resti il principale fattore d’attrazione del Fantasport. La motivazione originale è rimasta la stessa: confrontarsi con amici e colleghi per vedere, partita dopo partita, chi sia l’allenatore più preparato. Anzi, attraverso il web il confronto con gli amici si allarga, andando a coinvolgere anche giocatori lontani, amici “virtuali” e vecchi compagni di scuola, con cui condividere ogni settimana quell’emozione di una volta. Per questo il fascino del Fantacalcio resta intatto: dai tempi di Baggio e Batistuta, come oggetti del desiderio, siamo passati a Cristiano Ronaldo, Lukaku e Ciro Immobile, dai “pizzini” di carta alle app ricche di statistiche e contenuti aggiuntivi. La voglia di divertirsi e di farsi incoronare “re” dei fantallenatori, però, quella è la stessa di trent’anni fa!