Playoff Serie C: Cosenza, Braglia ‘Con le squadre forti ci esaltiamo’
Ridotta la squalifica, il tecnico sarà regolarmente in panchina con il Trapani
Ridotta la squalifica, Piero Braglia sarà regolarmente in panchina nella sfida playoff con il Trapani che analizza così: “Sarà una partita molto diversa rispetto alle precedenti perché loro avranno rivisto i match precedenti analizzando gli errori commessi. Pur affrontando una squadra molto forte, dobbiamo essere liberi mentalmente e consapevoli di dover giocare due grandi partite, è nelle nostre possibilità. Il Cosenza si esalta con le grandi squadre: il sorteggio ci ha messo di fronte il Trapani, anche se speravo in qualcosa di differente per movimentare la piazza e conoscere realtà differenti. Loro saranno sicuramente più accorti cercando di sfruttare un nostro errore. Potrebbero avere qualche problema fisico considerando che non giocano una gara ufficiale da quindici giorni.
FORMAZIONE Calamai è da valutare, Perez non ce la farà. Oggi come oggi devo scegliere chi sta meglio: Baclet sta facendo benissimo ed è disponibile come gli altri, valuterò ma ci sta che si possa giocare con due punte, una mezzapunta e un centrocampo folto. L’assetto è quello, non possiamo cambiare, anche se siamo preparati per mutare a gara in corso. Se giocano sempre determinati calciatori qualcuno dovrebbe chiedersi perché: non lancio alcun messaggio, sono le stesse parole che ho detto ai miei ragazzi nello spogliatoio. Loviso? Ha avuto un problema importante, ha perso tanti chili, ma nei suoi confronti nutro una stima immensa: ora ci sta dando una mano come uomo e se ne dovessimo avere bisogno ci aiuterà anche come calciatore”.
ALZARE L’ASTICELLA “Dobbiamo alzare l’asticella per seguire un sogno che fino a poco tempo fa sembrava impossibile. Vorrei veder giocare la mia squadra come a Trapani: in quelle cinque gare vinte consecutivamente abbiamo dimostrato la nostra forza psicologica e il merito è esclusivamente dei ragazzi. Spero riescano a regalare una soddisfazione a tutti, soprattutto a loro stessi. Quando un allenatore subentra deve adattarsi a quello che trova, ci sono dei ragazzi che hanno delle esigenze, ma sono contento di aver trovato queste persone e di aver trascorso dei mesi con loro”.