Castellaneta: Walter Lippolis, `Serve più carattere, non mollo`
Walter Lippolis - Foto Cassano
Il Castellaneta perde 4-0 nella tana dell'Hellas Taranto e il tecnico Walter Lippolis, a Blunote, commenta con un pizzico d'amarezza il match: "È dall'inizio del campionato che almeno l'80% dei gol l'abbiamo preso dopo l'80'. È una questione mentale. Sull'1-0 per gli spartani, abbiamo avuto due grosse occasioni, una parata miracolosamente da Maraglino e l'altra che ha permesso ai padroni di casa di partire in contropiede. Il secondo gol (e gli altri due) è arrivato a 15' dalla fine e ci ha fatto male. Praticamente non avevo centrocampo e ho dovuto adattare due difensori in mediana. Nonostante ciò, siamo rimasti in partita fino al 75'".
SACRIFICI: "Bisogna essere più pronti al sacrificio, a partire dal sottoscritto. La società mi ha chiesto di tener duro per altre due gare, visto che poi riaprirà il mercato. Se ne sono resi conto anche loro che qualcosa non funziona. Al momento, come rosa, siamo inferiori a tutti. Il campionato è più duro: lo dimostra anche il fatto che il Grottaglie, ultimo in classifica, ha pareggiato sul difficle campo di Altamura. Non si può crollare dopo un gol".
L'HELLAS: "Guardiamo in faccia la realtà: hanno in rosa, calciatori conosciuti ed esperti. Gente come Camassa, Beltrame e De Tommaso in campo si fa sentire. Servirebbe anche a noi, qualcuno esperto che possa indirizzare meglio i più giovani. Nonostante tutto abbiamo creato: chissà come sarebbe finita, se sull'1-0, Eneo avesse confezionato quella gran palla gol. Non ci gira bene".
LA PROSSIMA: "Già domenica sfideremo la terza in classifica: un'altra montagna da scalare. Farò giocare chi è più fresco e magari chi rientra dalla squalifica. Serve freschezza mentale".
LA PREPARAZIONE: "Ci chiuderemo subito nello spogliatoio per discutere: bisogna dare una svolta e avere più carattere, non si può crollare dopo un gol. Poi scenderemo sul campo per fare il possibile a livello atletico, mentale e motivazionale. Vogliamo tornare in corsa. Sono tre anni che lavoro in situazioni precarie: io non mollo".