“Carsica Experience”, il progetto di fruizione esperienziale della gravina del Fullonese di Grottaglie, si è concluso nel passato fine settimana con un bilancio decisamente positivo. Sono stati infatti 419 i visitatoriche hanno partecipato alle escursioni notturne svolte tra luglio e agosto. 

Decisamente positivi i feedback dei partecipanti, giunti da diverse località turistiche della Puglia, ma ad onor del vero sono stati proprio i locali ad aver apprezzato maggiormente il progetto di valorizzazione che ha interessato la Gravina del Fullonese. Una risorsa cittadina vista sotto una nuova luce, nell’ambito di progetto che ha magistralmente declinato insieme elementi naturalistici, storici e suggestivi intrattenimenti musicali. 

Il “Carsica Experience” è stato un’intensa esperienza multisensoriale resa possibile grazie alla collaborazione virtuosa tra il Comune di Grottaglie, il gruppo speleologico “Gruppo Grotte Grottaglie”, le guide ambientali escursionistiche dell’AIGAE, Sandra Santoro Glamour Event per la parte musicale, e la cooperativa IMAGO. 

Il fruscio del vento, lo scricchiolio degli alberi, l’intenso profumo del timo, i richiami dei volatili notturni sono stati i compagni di viaggio in queste notti estive che hanno regalato ai visitatori sensazioni completamente diverse da quelle che caratterizzano un trekking con la luce del sole. Un’immersione notturna tra i suoni e i profumi della macchia mediterranea immediatamente a ridosso del centro abitato. 

La Gravina del Fullonese, infatti, sorge a ovest del centro urbano di Grottaglie. Una gravina lunga quasi un chilometro e profonda fino a 25 metri, cesellata da grotte scavate nella roccia, cuore di un insediamento rupestre frequentato fin dal Duecento. Ricca di vegetazione, sprigiona profumi che ci immergono nella macchia mediterranea, miscelando insieme gli aromi del timo, della malva dei cardi, degli alberi da frutto, delle querce e degli olivastri. La denominazione “Fullonese” deriva da fullo, fullones (conciapelle), un mestiere esercitato a Grottaglie da una piccola colonia di ebrei fuggita da Oria (Br) intorno al IX secolo. Qui gli ebrei, prima di trasferirsi nella Giudecca, esercitarono le loro attività di tintori e conciapelle.

Grande soddisfazione viene espressa dall’Amministrazione Comunale al termine di questa prima stagione sperimentale. Il Carsica è stata un’esperienza positiva che dovrà andare in continuità, sviluppare la destagionalizzazione ed auspicabilmente l’aggregazione delle potenzialità del territorio.