In merito alla situazione emergenziale che sta coinvolgendo le imprese, si è tenuta nei giorni scorsi una seduta di Consiglio di Federascomfidi con i Presidenti dei Confidi associati per un confronto su gli interventi messi in campo nei confronti del Governo tesi a limitare gli impatti che questa crisi epidemiologica sta provocando sul tessuto imprenditoriale. Paolo Castellana, presidente di Confidi Confcommercio Puglia fa sapere che è emerso un pieno apprezzamento per quanto sinora portato avanti da Confcommercio a livello nazionale, locale e territoriale. “I Presidenti dei Confidi – sottolinea Castellana - e mi unisco a loro, si sono tuttavia fatti portatori del grido di allarme proveniente da quelle imprese che rischiano di non poter più aprire le loro saracinesche se non troveranno nelle istituzioni il supporto necessario per riavviare la propria attività non appena questo sarà possibile. È stato evidenziato come, in questo particolare momento di difficoltà, molte imprese stiano riscoprendo l’importante ruolo delle nostre Associazioni di categoria e dei nostri Confidi a loro sostegno e, al contempo, come le Associazioni locali e gli Organismi di garanzia stiano mettendo in campo tutte le loro forze e disponibilità per poter fornire una risposta concreta e immediata a queste necessità. Tuttavia, il sistema bancario non sembra aver ancora attivato quei giusti processi che possano rispondere adeguatamente alle numerose richieste che provengono dalle stesse imprese”. Al contempo, e in via prioritaria, è stata sollevata la necessità urgente e non più procrastinabile di sostenere le imprese, in particolare quelle di micro, piccole e medie dimensioni, attraverso interventi che vadano nella direzione di mettere a loro disposizione risorse liquide in grado di contrastare sin da subito legravi conseguenze economiche che il COVID 19 sta generando al Sistema. A tal proposito, fa sapere infine Castellana, Federascomfidi ha invitato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a farsi parte diligente nei confronti anche dei rappresentanti delle altre categorie di impresa per un’azione forte e congiunta a sostegno del  grido di allarme che giunge sempre più pressante dalle imprese.