Grottaglie: Patron La Volpe si sfoga, "Mi fanno ostruzionismo"
Il Patron Carmelo La Volpe, in virtù di alcuni episodi accaduti nei giorni scorsi, si sfoga e attraverso il suo ufficio stampa mette in chiaro alcuni punti, queste le sue parole: “Sono arrivato a Grottaglie perché voglio fare calcio in modo importante, vogliamo ricominciare e portare la squadra li dove merita. Non ho badato a spese e senza il supporto di terzi: iscrizione al campionato fatta in anticipo e senza perplessità alcuna, risoluzione delle vertenze pregresse lasciate in pendenza dalla vecchia gestione, assemblaggio della rosa con calciatori di livello, materiale tecnico, vestiario, staff adeguato, responsabilità nella gestione della struttura con interventi da effettuare a carico mio, più altre situazioni meno evidenti ma comunque esistenti a cui fare fronte. Tutto ciò per ridare il calcio ad una città che il calcio lo ha sempre amato. Detto questo sapere che ci sono elementi che fanno ostruzionismo alle nostre attività socio-amministrative è antipatico. Questo mi lascia capire che probabilmente non tutti lavoriamo per ottenere lo stesso risultato, non tutti remiamo in un’unica direzione ovvero ritornare nel calcio che conta. Sono venuto a Grottaglie perché piazza importante e meritevole ma allo stesso tempo posso ritornare indietro. Io sottraggo tempo alla mia famiglia e alla mia attività compreso il lato economico, il mio operato non può essere ostacolato da pettegolezzi su argomenti insensati, quello che io e il mio staff stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti, basta venire al campo per rendersene conto, non credo di meritare un trattamento del genere da chi pensa di avere ancora a che fare con il passato, anche se si tratta di una piccola minoranza. Detto questo mi auguro che chi legge prenda questo mio sfogo come costruttivo e non altro, mi auguro che non venga strumentalizzato a piacimento di chi non si è reso conto di quanto è stato fatto fin ora e quanto faremo. Tutti devono prendere consapevolezza che sono venuto in questa città per riportare in alto l’Ars et Labor perché altrimenti non ci sarebbe stato futuro. Credo che avere il calcio a Grottaglie, così come lo stiamo portando noi, sia molto meglio che non averne proprio. Onestamente mi aspettavo un maggior sostegno e invece c’è ancora gente che si perde nei meandri del passato senza considerare ciò che stiamo facendo, io penso che il nostro operato merita pazienza e maggior rispetto".