Domenica 24 gennaio l'attività velica in Mar Grande è ripresa con la quarta tappa del Campionato invernale delle classi J24 e SB20 organizzato da Ondabuena Academy, con la preziosa collaborazione della Sezione Velica della Marina Militare.

In riva allo Ionio è spirato vento di tramontana fino a 22 nodi (circa 44 km/h) in una giornata fredda tanto da rendere più difficoltose anche le operazioni di routine,

Sono state ben 18 le imbarcazioni in mare, di cui undici J24 e sette SB20, per un totale di 78 velisti in mare, coadiuvati da 10 persone dello staff organizzativo tra gommoni assistenza e comitato di regata. I più lontani sono stati gli equipaggi dei circoli velici di Molfetta.

I più giovani sono stati gli equipaggi del circolo organizzatore, gli under 18 che partecipano all'attività agonistica sulle imbarcazioni della scuola nella classe SB20, una imbarcazione di nuova generazione leggera e veloce, ma soprattutto divertente.

Per la classe SB20 è tornato in mare l'armatore Massimo Fullone (Ondabuena) con la sua nuova barca appena arrivata a Taranto con al timone Salvatore Pisanelli, ex campione italiano della stessa classe nel 2012 e proprio la sua imbarcazione ha vinto la tappa con un primo e un quarto posto.

Vincitori di una prova anche l'equipaggio giovanile della Ondabuena Academy under 19, con al timone Raffaello Perrini.

Nella classe J24 il primo posto della prima prova se lo è aggiudicato Canarino Feroce dell'armatore Massimo Ruggiero (C.V. Marina di Lecce) con alla tattica Paolo Montefusco, orgoglio della vela in Puglia per le sue partecipazioni alle olimpiadi in classe 470 e tanti riconoscimenti a livello mondiale su altre categorie di imbarcazioni.

Nella seconda prova ha svettato Jebedee di Gaetano Soriano (C.N. Il Maestrale Bari) che ha così mantenuto il primato in classifica generale.

Una giornata che ha riconosciuto la centralità della Ondabuena Academy nel movimento pugliese, il sodalizio del presidente Salvatore Serra conta su una organizzazione puntuale, entusiasta che si pone come obiettivo quello di diffondere lo sport della vela perseguendo una strada precisa, la scoperta o meglio la riscoperta della cultura del mare, una risorsa che Taranto ed i tarantini non possono farsi sfuggire.

Tutta gente di mare, appassionati e grandi velisti ma soprattutto amici, che al rientro a terra dopo le operazioni di alaggio delle barche si ritrovano al caldo, finalmente, ospitati nell'accogliente bar del Molo Sant’Eligio.