UGL Terziario Taranto, vittoria storica: il Tribunale riconosce i diritti dei macellai
Sentenza del Tribunale di Taranto sancisce il giusto inquadramento e le differenze retributive per un lavoratore

Importante vittoria per la UGL Terziario di Taranto e per i lavoratori della grande distribuzione organizzata. Il Tribunale di Taranto, con una sentenza pronunciata dalla giudice del lavoro Maria Leone, ha riconosciuto i diritti di un macellaio dipendente di Eurospin Puglia Spa, condannando l’azienda a correggere l’inquadramento professionale e a pagare le differenze retributive arretrate.
La vicenda ha avuto origine circa due anni fa, quando la sigla sindacale guidata da Giuseppe Scarciglia, con il supporto iniziale del Segretario Generale Alessandro Calabrese, ha avviato una vertenza per conto di un gruppo di lavoratori impiegati nel reparto macelleria, contestando un inquadramento contrattuale ritenuto non conforme alle mansioni effettivamente svolte.
Il caso, seguito legalmente dall’Avvocato Mario Soggia, aveva già visto una pronuncia favorevole da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto, successivamente impugnata da Eurospin. Il contenzioso si è chiuso ieri con una sentenza che riconosce il diritto del lavoratore a essere collocato al terzo livello del CCNL applicato, corrispondente alle funzioni da macellaio svolte nel punto vendita, invece dell’inferiore qualifica di banconiere di spaccio carne.
La decisione del tribunale prevede anche il pagamento delle differenze retributive arretrate e delle spese accessorie. L’avvocato Soggia ha sottolineato le difficoltà affrontate nel corso del processo, evidenziando la solidità della difesa legale dell’azienda.
“Una sentenza storica – ha commentato Giuseppe Scarciglia – che valorizza finalmente il ruolo e la professionalità degli operatori della macelleria nella GDO. Questo risultato apre nuovi scenari per tutti i lavoratori del settore, offrendo un precedente significativo per future azioni di tutela”.
La pronuncia del tribunale rappresenta un punto fermo per il riconoscimento dei diritti contrattuali e retributivi nel mondo della distribuzione organizzata, dove ancora oggi molti lavoratori non vedono adeguatamente riconosciute le proprie competenze e mansioni.