Coronavirus: Renzi attacca Conte, ‘L’Italia resta agli arresti domiciliari’
Il leader di IV: ‘ Giovedì andrò in Aula e gli dirò tutto quello che penso’
Matteo Renzi, leader di Italia Valori, non approva le misure del nuovo Dcpm che allentano il lockdown in Italia: “Giovedì andrò in Aula e dirò tutto quello che penso: non si può continuare a mantenere un paese agli arresti domiciliari - dichiara a Tgcom -. È un grave problema, ma non possiamo pensare in nome del coronavirus, che oggi non è più forte come un mese fa, di continuare ad avere la situazione che abbiamo mentre gli altri paesi ci mangiano quote di mercato. A me questa cosa fa uscire di testa. C’e un problema come ha detto la Cei sulle chiese, ma ce un problema sui piccoli negozi legato al fatto che se non ripartiamo la nostra economia in autunno sarà devastata. Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili”. Sulle scuole: "Mi prenderanno per pazzo, ma sono contrario alle scuole chiuse. Almeno le terze medie e le quinte superiori, cioè i ragazzi che devono sostenere gli esami, li avrei rimandati a scuola a partire da maggio. Ma visto che ha deciso di non riaprire, almeno utilizza questi mesi per fare i lavori nelle scuole. Evitiamo di fare polemiche, ma sono molto molto perplesso. È un mese che chiedo di riaprire tutto. La Spagna riapre, la Germania riapre i negozi, in Francia riaprono le scuole, noi abbiamo avuto il lockdown più duro di tutti. C’è qualcosa che non va”. L’unico punto di contatto con le scelte di Conte riguarda il Mes: “Mi fa piacere che Conte abbia cambiato posizione. Il Mes sono 37 mld dati a ottime condizioni, migliori di qualsiasi altro prestito. Se diciamo no sarebbe assurdo”.