Taranto: recupero Palazzo Frisini favorirà rigenerazione socio economica del Borgo

Appello Confartigianato al sindaco Melucci a proseguire in rigenerazione e riqualificazione della città

Palazzo Frisini
CRONACA
21.11.2023 12:44

Il finanziamento del recupero di Palazzo Frisini è un’ottima notizia per la città, non solo perché è un’opera pubblica significativa dal punto di vista architettonico, ma anche socio culturale, con la realizzazione di spazi che favoriscono il diritto allo studio e alla cittadinanza degli studenti universitari che andranno ad abitare la residenza, nonché degli altri studenti docenti e ricercatori, attraverso servizi di supporto alla didattica e alla ricerca e attività culturali e ricreative.

Per questo – interviene il Segretario provinciale di Confartigianato Fabio Paolillo – esprimiamo il nostro pieno apprezzamento per la sinergia e unità di intenti di Comune e Provincia di Taranto, Regione Puglia, Governo e ADISU, un esempio di programmazione lungimirante che punta a rigenerare una vasta area del centro cittadino da decenni dimenticata, impoverita, desertificata da ogni punto di vista.

E’ esattamente quello che serve a Taranto: trasformare gli edifici e i luoghi abbandonati da "detrattori" in "attrattori" in grado di richiamare nuovi flussi e attivare al contempo "circoli rigenerativi virtuosi" in grado di rigenerare lo sviluppo socio economico locale, valorizzando il patrimonio storico-culturale, architettonico, legandolo a un tipo di fruizione innovativa ed integrata per la città, come, in questo caso, servizi residenziali per studenti universitari. E poi, diciamolo con sincerità, ci piace molto questo volto di una Taranto universitaria.

Siamo sempre più convinti che il sistema del commercio e dell’artigianato, in particolare quello di vicinato, giochi un ruolo fondamentale all’interno dei processi di rigenerazione urbana, e non può essere diversamente visto la stretta connessione col tessuto urbano delle quali sono parti integranti, costituenti. E quindi, intorno al nuovo palazzo Frisini – prosegue Fabio Paolillo - siamo certi rinascerà una rete di commercio ed artigianato di vicinato, che continuerà a rappresentare quell’elemento strutturale ed imprescindibile della nostra città e comunità, capace di mettere al centro il prezioso valore del bene relazionale.

È a questo metodo, dunque, che con particolare attenzione guardiamo nel rapportarci con l’Amministrazione comunale tarantina, per la condivisione di progetti di rigenerazione urbana che non contemplino ulteriore consumo di suolo o espansione territoriale ma che puntino a recuperare spazi e luoghi nei vari quartieri per ricostruire quell’economia di vicinato che si è ormai sgretolata sotto i colpi letali delle grandi strutture commerciali. L’appello che quindi facciamo al Sindaco di Taranto è insistere in questa direzione, procedendo, insieme alle maggiori rappresentanze di categoria, in un’analisi sostanziale del crescente fenomeno dei “negozi sfitti e chiusi” nella città e lo svuotamento progressivo delle funzioni, anche di servizi, che il centro storico di Taranto sta vivendo, per proporre alcuni progetti, qualche idea ce l’abbiamo, che potessero costituire, anche simbolicamente, una inversione di tendenza.

L’artigianato e il commercio al centro, dunque, delle politiche rigenerative della città, quali fattori aggreganti, identitari, sociali e culturali, certamente anche economici e occupazionali, ma non solo.

Il confronto e la condivisione tra pubblico e privato – conclude Paolillo - sono la strada maestra per dar vita ad esperienze di rigenerazione “dal basso”, in grado di prevenire forme di “rigetto” territoriale, come già verificatosi, e, soprattutto, di rispondere alle esigenze composite degli operatori, anche economici, coinvolgendoli preventivamente.

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