Un'indagine condotta dalla Procura di Taranto, guidata dal pm Filomena di Tursi, ha portato alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini a sedici membri di una società operante come sub-agenzia di rappresentanza per prodotti energetici e telefonici. Secondo gli inquirenti, i soggetti avrebbero stipulato contratti per forniture di energia elettrica e gas mai richieste dai clienti, accumulando circa 37mila euro in provvigioni non dovute.

Le presunte irregolarità si sarebbero verificate tra febbraio 2021 e giugno 2022. La società, incaricata di procacciare contratti per conto di un’azienda fornitrice, avrebbe redatto 196 contratti con firme falsificate, fornendo recapiti telefonici inesistenti per eludere le verifiche. Queste operazioni, secondo l'accusa, avrebbero consentito un ingiusto profitto a danno dell’azienda preponente.

Tra i reati contestati figurano la truffa e, per quattro degli indagati, anche l'associazione per delinquere. Le parti coinvolte, assistite dai legali, potranno ora presentare memorie difensive prima che il pubblico ministero decida se procedere con l’azione penale o archiviare il caso.