Guido Catalano a Crispiano per Aperitivo d’Autore
Giovedì 29 agosto presenterà il suo ultimo libro ‘Cosa fanno le femmine in bagno?’
Nuovo appuntamento estivo di Aperitivo d’Autore, questa volta le parole chiave sono umorismo e introspezione. Giovedì 29 agosto l’ospite del format di Volta la carta sarà Guido Catalano, il poeta performer più famoso d’Italia. Per l’occasione presenterà il suo ultimo libro Cosa fanno le femmine in bagno? (Feltrinelli Editore).
L’evento si svolgerà in un luogo inedito per Aperitivo d’Autore: il piazzale della Chiesa Vecchia di Santa Maria, a Crispiano. Si comincia alle ore 20. Come consuetudine, ad accogliere i partecipanti vi sarà un buon aperitivo artigianale, stavolta preparato dal Symposium Cafè, a cui verranno accompagnati i vini di Cantina Lama di Rose.
L’ingresso è con ticket esclusivamente in prevendita su Postoriservato.it al link https://bit.ly/3LXpeg0 e nei punti vendita autorizzati Postoriservato. L’evento ha il patrocinio del Comune di Crispiano e la partnership della BCC Locorotondo. Per informazioni: 380.4385348 - [email protected]
Il nuovo lavoro di Catalano è un racconto in versi intimo e strepitosamente divertente su un giovane uomo che, dal momento della crescita, dell’adolescenza, della vita adulta continua a interrogarsi sui misteri che albergano nel cuore delle donne. Misteri che accompagnano il maschio fino alla vita adulta, a cominciare dalla domanda delle domande: cosa fanno le femmine in bagno? Nessun maschio l’ha mai scoperto né ha trovato le chiavi per penetrare il segreto, nascosto meglio della formula della Coca-Cola. Tra riflessioni e risate, l’autore torinese ci regala un giro di walzer derviscio, un canto (non del cigno), una ballad romantica, un mistero misterioso che finalmente, forse, verrà svelato.
L’AUTORE
Nato a Torino nel 1971, Guido Catalano è il poeta più letto in Italia. Con i suoi spettacoli riempie i teatri e le piazze, e con i suoi libri ha venduto oltre 150.000 copie. È autore di poesie, romanzi, fiabe e podcast. Ricordiamo "D’amore si muore ma io no" (2016) e "Ogni volta che mi baci muore un nazista" (2017), oltre a "Ti amo ma posso spiegarti" (2011), "Piuttosto che morire m’ammazzo" (2013), "Fiabe per adulti consenzienti" (2021), "Amare male" (2022) e "Smettere di fumare baciando" (2023), tutti pubblicati da Rizzoli. "Cosa fanno le femmine in bagno?" (2024) è il suo ultimo libro, pubblicato da Feltrinelli Editore.
IL LIBRO
C’è un bambino di sette anni e mezzo, è il più basso della classe ma è a capo di un’associazione segreta la cui missione è quella di svelare i misteri del mondo delle femmine. Poi un giorno incontra una bambina dai capelli rossi e tutte le sue certezze finiscono in una vertiginosa spirale simile a una Girella per poi crollare come un castello di Lego. C’è un ragazzo timido e impacciato, non si capacita del fatto che, mentre tutt’intorno succedono cose d’amore, lui dimostra una capacità quasi sovrannaturale nel collezionare innamoramenti impossibili. Gli sembra di vivere in un film di serie B assai mal distribuito, finché non irrompono sul set la Ragazza Fulmine, la Ragazza del Buddha sorridente e la Ragazza Isola. E la regia cambia. Infine c’è una specie di poeta che guarda con tenerezza e curiosità le avventure del bambino e del ragazzo. E ci sono molte madeleine, così tante da poterci aprire una pasticceria dei ricordi. “Cosa fanno le femmine in bagno?” è una ballata “tristallegra” in versi liberi e con la musica incorporata, per riacciuffare quel tanto che basta di poesia utile a sopravvivere in un mondo non dei più facili tra quelli possibili.
LA LOCATION
La chiesa di S. Maria, o chiesa di S. Angelo (ma per tutti i crispianesi Chiesa Vecchia), risale al XVI sec., ma presumibilmente è stata costruita sui ruderi di una chiesa preesistente. Ha assunto il nome di chiesa vecchia alla fine dell’Ottocento, dopo la costruzione della chiesa di Santa Maria della Neve, situata nella omonima piazza centrale di Crispiano. È localizzata nei pressi delle Grotte del Vallone, al centro del Casale medievale di Crispiano. Di stile ionico-romanico, la chiesa divenne la prima parrocchia di Crispiano. All'interno conteneva tanti affreschi che purtroppo il tempo e l'incuria hanno quasi completamente cancellato. La chiesa ricalca in parte l’antica struttura, a pianta quadrangolare, con campanile eretto agli inizi del Novecento. Sotto la chiesa si trovava il cimitero ottocentesco di Crispiano. Vi sono conservate alcune iscrizioni, precedentemente collocate all’esterno e all’interno della chiesa. Due stele funerarie d’età romana, ritrovate negli anni Settanta nei terreni di masseria Cigliano durante i lavori agricoli, documentano la pratica del pascolo, per il quale era impiegata manodopera servile. Negli ultimi anni la chiesa ha avuto diverse destinazioni, tra cui la sede dell’infopoint comunale.