Falcone (Con Taranto): "Giochi del Mediterraneo porteranno sviluppo solo coinvolgendo il territorio"
I Giochi del Mediterraneo, fortemente voluti dal presidente Michele Emiliano e dalla coalizione progressista pugliese, sono stati concepiti come uno strumento di promozione del territorio tarantino e un veicolo di investimenti per una comunità in cerca di riscatto economico e di transizione verso un’economia post-industriale. Tuttavia, il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di coinvolgere imprese, lavoratori e professionisti locali.
Secondo Francesco Andrea Falcone, esponente di Con Taranto, l’impatto delle nuove infrastrutture non sarà sufficiente a generare sviluppo se non sarà accompagnato da un approccio che, nei limiti della legge, includa attivamente le realtà produttive e professionali di Taranto e della Terra Jonica. I Giochi potranno rappresentare un’opportunità solo se, come originariamente previsto dal precedente Comitato Organizzatore, porteranno a Taranto eventi, competizioni, atleti e visitatori, stimolando l’economia locale.
L’idea che i Giochi del Mediterraneo possano essere di per sé un volano economico viene messa in discussione. Falcone sottolinea l'importanza di una pianificazione che rispetti una logica keynesiana, con investimenti capaci di ricadere sul territorio. I ritardi accumulati, imputati talvolta alla Regione Puglia, sarebbero invece riconducibili all’assenza iniziale di fondi statali per la progettazione e la realizzazione delle opere, una carenza denunciata in passato dalle forze di centrosinistra.
Inoltre, emergono preoccupazioni sulla capacità di completare in tempo le infrastrutture necessarie. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Commissario di Governo hanno sottolineato l’urgenza di procedere senza ulteriori indugi, ventilando la possibilità di commissariamenti per accelerare i lavori. Parallelamente, Falcone critica l’eventuale affidamento della gestione organizzativa a figure estranee al territorio, ritenendolo un errore che non tiene conto delle specificità locali.
Sul fronte delle opere, alcuni comuni della provincia – come Fragagnano, Faggiano, Avetrana e Manduria – hanno avviato collaborazioni con la Regione Puglia, mentre permangono incertezze riguardo a progetti fondamentali per Taranto, come la palestra polifunzionale del quartiere Paolo VI. La recente dimissione del vicepresidente del Nuovo Comitato Organizzatore, un cittadino tarantino, rappresenta un ulteriore segnale di una mancata rappresentanza territoriale.
Infine, l’ipotesi di ospitare atleti e staff su due navi da crociera viene giudicata incoerente rispetto agli obiettivi principali dei Giochi, ovvero sostenere l’economia locale e stimolare una diversificazione economica in un’area segnata dalla crisi del polo industriale e siderurgico.
Secondo Falcone, per evitare che i Giochi del Mediterraneo si trasformino in un’occasione sprecata, è essenziale che diventino un momento di coinvolgimento economico, professionale e organizzativo per la comunità tarantina, valorizzando il territorio e i suoi operatori.