Casarano: Cejas, `Il Castellaneta? Vorrà mettersi in mostra`
Casarano-Castellaneta, seconda contro penultima: un po' come Davide contro Golia. I ragazzi di Lippolis arriveranno a quest'appuntamento, sicuramente carichi e vogliosi di riscattare il ko interno con la Sudest. Di contro, la corazzata leccese vorrà dare continuità al fondamentale successo ottenuto con la capolista Gravina, come conferma a Blunote, l'ex centrocampista argentino del Taranto, Max Cejas...: "Non stavo passando un gran periodo con l'Olbia - dice. La prima chiamata che ho ricevuto è stata quella del Casarano: ci ho pensato qualche giorno e valutando le ambizioni di questa società e il gran tifo, che mi mancava tanto, ho accettato".
SPOGLIATOIO: "Non sono qui da tantissimo ma posso confermare che quello del Casarano è un grande spogliatoio composto da bravi ragazzi. Con il passare dei giorni mi sto inserendo al meglio anche nei meccanismi di squadra. Si può far bene. Le partite, in questo girone, sono tutte difficili e non bisogna tralasciare nulla. Domenica siamo stati bravi ad accorciare sul Gravina e vogliamo continuità. I nostri avversari avrano sete di riscatto".
IL CASTELLANETA: "A dire il vero non conosco al meglio questa compagine: non guardo, però, al fatto di avere o meno nomi altisonanti in rosa. Le partite vanno giocate. Hanno tanti giovani che, soprattutto in davanti a questo tipo di palcoscenico, vorranno mettersi in mostra. Guai a peccare di presunzione".
IL CAMPIONATO: "Affronto ogni tipo di campionato con professionalità a prescindere dalla categoria. In questo girone almeno tre o quattro formazioni potrebbero giocare tranquillamente in serie D o addirittura in Lega Pro. Ci sono calciatori di livello alto. Se si vogliono raggiungere gli obiettivi bisogna lavorare con tranquillità ed umiltà".
IL TARANTO: "Mancano tredici partite: 10 punti si possono recuperare ma si deve vincere sempre sperando in qualche passo falso della Virtus. E' una situazione molto simile a quella che sto vivendo con il Casarano, nella lotta al primato con il Gravina. La gente è stufa, ma se da una mano ai ragazzi i risultati possono arrivare. L'allenatore (Campilongo-Cazzarò)? Scelte che prendono molte società: succede spesso nel calcio".