Taranto: Addio a Salvatore Barbato, ultrà vecchio stile…
(Di Franco Dolente) E' andato via in punta di piedi, senza titoli sui giornali e bandiere al vento. Eppure, è stato un‘icona del mondo ultras degli anni ottanta, uno dei tanti leader della curva rossoblù. Il 2 agosto scorso si è spento, dopo una lunga malattia, Salvatore Barbato, 60 anni, tecnico radiologo dell’ospedale S.S. Annunziata. Uno che la morte l'aveva già vista in faccia più di un decennio fa, quando, insieme a un amico, rimase coinvolto in un pauroso incidente stradale. Salvatore amava il mondo ultras, spesso si recava a Roma per studiare usi e costumi del tifo capitolino, in particolare quello laziale per carpirne le strategie e rubarne l'entusiasmo. Salvatore era un ultrà che sapeva stare in curva sia a petto nudo che in giacca e cravatta. Colto, amante della musica brasiliana, appassionato di politica, al fianco degli ultimi. Con Salvatore se ne va un altro pezzo di storia degli ultrà della Curva Nord, quella della Serie B, governata dagli "Angeli della Sud" uno dei primi gruppi organizzati del tifo tarantino. Salvatore non amava più questo calcio. Era facile incontrarlo in centro città con la sua bicicletta, quando si fermava a dibattere sui temi della vita e rivendicare, con struggente nostalgia, i tempi della vecchia curva, della fratellanza, quelli di una fede tinota di rosso e blu. Ovunque tu sia, Salvatore, forza Magico Taranto.