Taranto: Esposito, ‘Non sono uno spacca spogliatoio’
Parla l’ex fresco, fresco: ‘Nessun conto in sospeso con il Cerignola, non cerco vendetta’
Vittorio Esposito, è bastata poco più di una partita per diventare un beniamino dello “Iacovone”.
“È un orgoglio vestire la maglia del Taranto. Sono rimasto piacevolmente colpito e impressionato dalla passione che la città nutre per il calcio e per l'ambizione che coltiva. Sono sempre più convinto di aver scelto nella maniera giusta”.
Non possiamo evitare l’argomento Cerignola, un’avventura durata pochissimo: cosa non ha funzionato?
“Sinceramente, non sono in grado di darle una spiegazione. Non sono riuscito a ritagliarmi lo spazio che avrei voluto, ma nel calcio può capitare. Ogni allenatore ha le sue idee e come tali vanno rispettate".
È in cerca di vendetta?
"Assolutamente no, non mi reputo un vendicativo. Sono felice di aver sposato il progetto del Taranto e farò il possibile per contribuire a riportare la città nelle categorie che merita, il passato è passato, non ha più importanza”.
Si porta dietro la nomea di “spacca spogliatoio”, perché?
"Non riesco proprio a vedermi nella vesti di “spacca spogliatoio”, al contrario credo di essere un aggregatore. Mi viene da sorridere di fronte a certe dicerie”.
Pensa di aver ottenuto il massimo dal suo talento?
“Un calciatore non deve mai sentirsi arrivato, ma deve lavorare quotidianamente per migliorarsi. Il mio potenziale adesso è al servizio del Taranto e spero di poterlo esprimere al massimo”.
Qual è il suo obiettivo personale da raggiungere con la maglia del Taranto?
"Mettiamola così: se vince il Taranto, vinco anche io".