TARANTO: Cazzarò, "Sarò sempre grato alla società..."

TARANTO
Redazione
02.07.2016 00:20

"Sarò sempre grato alla società per l'opportunità che mi hanno concesso. Le nostre strade si sono separate, ma loro investono e hanno tutto il diritto di scegliere". Michele Cazzarò non mostra alcun rancore e torna a parlare del Taranto ripercorrendo, attraverso tuttomercatoweb.com, le tappe di una stagione incredibile. 

BEFFA FONDI "E' stata una partita dai due volti. Eravamo andati in vantaggio nel primo tempo ma avevamo avuto tantissime occasioni per chiuderla. Poi, nella ripresa, è arrivato il loro pari su un rigore alquanto dubbio. Da lì anche l'espulsione di Marseglia. E chiaramente è cambiata la partita. Chiunque abbia visto quella gara, ha ammesso che non avremmo meritato di perderla".

IL RITORNO "Sia chiaro, non recrimino sul mio esonero anche se mi trovavo in quel momento a -4 dalla capolista Nardò. Ho ripreso la squadra da quinta, a -10 dal primo posto portandola quasi alla promozione. Tutto questo in un girone molto equilibrato, con tante contendenti fortissime e partite per vincere il campionato. Sbaglia chi dice che questo raggruppamento si sia livellato verso il basso, i fatti dicono il contrario. La società forse pensava di trovarsi prima già a dicembre e ha preso questa decisione. Ma i campionati si vincono a maggio, non prima. Basti prendere l'esempio della Cavese che, a mio parere, ha forse sbagliato ad esonerare a suo tempo Longo. A volte ci si fa prendere eccessivamente dall'ansia e dalle pressioni. Ma tengo a sottolineare che, dopo di me, è arrivato un signor allenatore come Campilongo". 

SERPENTARA "Può capitare una battuta a vuoto quando sei costretto sempre a vincere. Non puoi mai scivolare e questo finisci per pagarlo. Devo anche dire che incappammo in un arbitraggio particolare e avevamo qualcuno fuori per squalifica o infortuni".

AMBIENTE "Taranto è in D da tanti anni e non riesce mai a fare questo benedetto salto tra i professionisti. Io capisco che i tifosi siano stanchi e vogliano di più. E lo meritano, aggiungo. Ma in un clima così teso non è mai facile lavorare. Sei sempre costretto a vincere e devi farlo pure bene. E al primo intoppo scoppia il malcontento".

SOCIETÀ "Ancora oggi ho un buon rapporto con Montervino e la società. Il Taranto è formato da persone serie e, ribadisco, se hanno voluto cambiare a suo tempo è perché pensavano di dare una scossa".

SQUADRA "Nulla da rimproverare ai ragazzi. Mi hanno sempre seguito in tutto e per tutto e penso che i risultati stiano lì a testimoniarlo. Siclari con me ha segnato tanto e prima non giocava molto. Anzi, vorrei ricordare che giocava contro il parere di tutti, tifosi e stampa. E, ripagando questa fiducia, merita solo che gli siano fatti i complimenti. Ho sempre pensato che se qualcuno ha segnato tanto in carriera, non può dimenticarsi all'improvviso come si vede la porta. E poi potevo disporre di under bravi, penso a Marseglia, Voltasio, Gaetano o Guardiglio. Dalla Juniores ho fatto esordire Vito Russo quest'anno e altri ragazzi il campionato precedente. Perché penso che un ragazzo, quando è bravo, merita di giocare, di avere una chance concreta e una vetrina che lo faccia emergere. Ancora meglio se questi under sono un prodotto del proprio settore giovanile".

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