Taranto: Alla scoperta dell’ Avellino di Braglia
(Di Tullio Luccarelli) In araldica il lupo è simbolo di animo ardito. Una squadra affamata, vogliosa di risalire la china dopo un inizio di stagione claudicante. Il lupo, ferito, sente l’odore della preda. Ha fame, l’aspetta nella sua tana. Riuscirà il delfino, con arguzia, a sopraffare il re dei monti e delle valli? Due società rivali, che vogliono ergersi l’una sull’altra. Avellino-Taranto, sabato ore 17:30, stadio Partenio. Nella tana del lupo. Le precedenti stagioni: Fallito nel 2018, L’Avellino è ritornato nella stagione 2019-2020 tra i professionisti. Decimo e terzo posto in queste ultime due stagioni, uscendo rispettivamente al primo e in semifinale play-off. Una squadra di categoria quindi, con un giusto mix di gioventù ed esperienza. Passata la tempesta, la stagione dell’Avellino può partire verso lidi migliori. Come sta andando: Un inizio turbinoso, con una dura contestazione da parte della Curva Sud: attualmente gli irpini occupano il nono posto in classifica, frutto di tre vittorie, una sola sconfitta e ben otto pareggi. Dodici punti totali, dodici reti segnate e otto subite. Le tre vittorie dei campani sono arrivate tutte in casa, segno di una forza non indifferente tra le mura amiche. Chi temere:,L’Avellino sta venendo fuori alla lontana, sta salendo di giri come un diesel. Non ha un vero trascinatore, ma la sua forza deriva dal gruppo e dalla sicurezza all’interno delle mura amiche. Tante le assenze tra le file degli irpini; attenzione a Di Gaudio e al bomber del gruppo, il terzino e rigorista Fabio Tito, autore di due reti e due assist. Modulo: Braglia, con un conto in sospeso verso il Taranto e confermato dopo gli scossoni di inizio stagione, ha schierato i suoi lupi contro il Palermo con il seguente XI, utilizzando il 4-2-3-1: Forte; Rizzo, Dossena, Silvestri, Tito; Aloi, De Francesco; Micovschi, Kanoute, Di Gaudio; Gagliano. È ancora da attendere per il ritorno in campo di Carriero. Il centrocampista è alle prese con il recupero dalla distorsione a una caviglia accusata contro la Fidelis Andria. Sta svolgendo terapie e allenamenti mirati, ma non dovrebbe farcela per strappare una convocazione per il match di sabato. Stesso discorso per Maniero, vittima di uno stiramento. L'attaccante salterà anche il prossimo confronto di campionato, rimpinguando la lista degli assenti che comprende il lungodegente Scognamiglio, Silvestri, che si è fratturato una costola contro il Palermo e ne avrà per almeno un paio di settimane, e gli squalificati Dossena e Rizzo. Tornerà titolare Ciancio nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3 di partenza, che vedrà le riconferme di Forte tra i pali e di Tito a sinistra in difesa; di Aloi a centrocampo e di Kanoute e Di Gaudio sulla trequarti. Per il resto sono previste almeno cinque novità rispetto al match di Palermo: oltre a Ciancio, possibile spazio per Sbraga e Bove in difesa; per D'Angelo a centrocampo e per Plescia in attacco. Avellino-Taranto in programma sabato 6 novembre alle 17.30, sarà arbitrata da Davide Di Marco di Ciampino, assistenti Cosimo Cataldo di Bergamo e Mattia Bartolomucci di Campino; quarto uomo Adolfo Baratta di Rossano.