TARANTO: Con tre morsi, il Serpentara avvelena lo Iacovone

TARANTO
Gabriele Russano
17.04.2016 17:10

La domenica bestiale assume contorni horror per il Taranto, che perde l'occasione di dare l'assalto decisivo alla promozione diretta: la capolista Virtus Francavilla viene bloccata sullo 0-0 a Torrecuso, ma allunga a +3 sugli ionici a tre giornate dal termine della stagione regolare. Allo “Iacovone”, infatti, il Serpentara si impone clamorosamente per 3-2 in una partita strana, beffarda, con un arbitraggio assai discutibile ma che non può nascondere una prova sottotono da parte di Genchi e compagni, che vengono condannati dagli episodi (sfortunato autogol di De Lucia, calcio di rigore di De Julis in avvio di ripresa, e rete di Delgado taglia gambe con la squadra impegnata a cercare il pareggio), ci mettono cuore e grinta ma mostrano poca lucidità nell'impostazione del gioco e mancanza di idee. La difesa, Pambianchi a parte (migliore in retroguardia nonostante l'espulsione nel finale), traballa vertiginosamente con Ibojo e Mbida in giornata no. La rete di Genchi del momentaneo pareggio sul finire del primo tempo illude i rossoblù, mentre quella di Marsili in pieno recupero arriva troppo tardi, a ridosso del triplice fischio che rende tutto dannatamente più complicato. Il Nardò, infatti, ne approfitta e batte il Pomigliano scavalcando il Taranto e portandosi al secondo posto. Domenica prossima la Virtus (61 punti) ospita il fanalino di coda Gallipoli; il Nardò (60 punti) fa visita al Francavilla in Sinni, mentre il Taranto è atteso dalla difficile trasferta di Marcianise, dove Cazzarò dovrà reinventarsi la squadra a causa delle squalifiche di Mbida, Nosa e Pambianchi. Non tutto è perduto finchè la matematiche non condanna, ma la strada adesso è in salita come non mai.

 

PRIMO TEMPO Bisogna attendere sette minuti per assistere alla prima occasione da gol della partita. E' il Taranto a costruirla con un cross al bacio dalla sinistra di Marseglia, per la testa di Siclari. L'attaccante, dopo i quattro gol rifilati al Potenza, ci riprova e schiaccia a rete da distanza ravvicinata, trovando la miracolosa respinta di Palombo. Tre minuti più tardi ancora Siclari ci riprova con un esterno sinistro da fuori area che termina abbondantemente fuori, oltre il palo più lontano della porta difesa da Palombo. La partita è piacevole e al tredicesimo il Serpentara rischia di far tremare lo “Iacovone”, quando Spaziani imbuca Quatrara, che si ritrova tutto solo davanti a De Lucia, ma incespica al momento del tiro, recuperato poi dal provvidenziale intervento di Ibojo a copertura. La squadra di Cazzarò guadagna metri con il passare dei minuti e schiaccia gli ospiti per un buon frangente nella propria area di rigore, con Siclari prima e Marsili poi che vedono schiantarsi le proprie conclusioni sul muro eretto dalla difesa avversaria. Al venticinquesimo arriva il primo cartellino giallo del match: lo rimedia il rossoblù Mbida, che figura nell'elenco dei diffidati e sarà costretto a saltare la delicata trasferta di Marcianise. Proprio sul calcio di punizione successivo al fallo commesso dall'ex Gallipolio, il Serpentara trova il sorprendente e rocambolesco gol di un inatteso vantaggio: calcio piazzato battuto da Quatrana, palla che colpisce il palo, rimbalza sulla schiena del portiere ionico De Lucia e carambola in rete. Tre minuti dopo il Taranto sfiora subito il gol del pareggio, con una conclusione velenosissima di Siclari, il cui destro indirizzato sul palo più lontano, viene intercettato da un prodigioso intervento di Palombo, che si distende e allunga quanto basta la palla in corner toccando con la punta delle dita. Due minuti dopo la mezzora ancora padroni di casa protagonisti, con l'ottimo Siclari che nel cuore dell'area di rigore è bravo a toccare per l'accorrente Genchi, il cui destro viene ribattuto dalla difesa laziale, che spazza la palla e libera l'area. Al trentaseiesimo arriva la prima ammonizione anche per il Serpentara, con il portiere Palombo che viene punito dall'arbitro per aver ritardato la battuta di un calcio di punizione. Rischia ancora la squadra ionica al minuto numero trentasette, quando Quatrana batte un calcio di punizione che taglia tutta l'area rossoblù e si spegne fuori, nonostante il tentativo di Bellucci, che prova invano a metterci la testa. La rabbia del Taranto per il gol subito si concretizza al quarantatreesimo, quando Gaetano con uno splendido assist pesca Genchi: il bomber è bravissimo ad arpionare palla, bruciare la difesa laziale e scaraventare alle spalle di Palombo un violento e imprendibile sinistro. Al quarantaseiesimo arriva un altra ammonizione pesante in casa Taranto: questa volta è il turno di Nosa a rimediare il giallo. Anche lui in diffida, sarà costretto a saltare la trasferta in terra campana di domenica prossima. E' l'ultima nota del primo tempo, che si conclude dopo due minuti di recupero.

 

SECONDO TEMPO Il secondo tempo comincia in maniera drammatica per il Taranto: al secondo, su un traversone dalla destra di Ciaramlletti, Ibojo in piena area tocca De Julis, che cade a terra sotto gli occhi dell'arbitro. Il direttore di gara assegna con decisione il calcio di rigore in favore dei laziali. Dal dischetto, lo stesso De Julis trasforma spiazzando De Lucia e riportando avanti la squadra di Foglia Manzillo. Al quarto Cazzarò cerca di correre ai ripari ed effettua la prima sostituzione giocando la carta Ancora, dentro al posto di Mbida. Al nono il tecnico ionico decide operare anche le restanti sostituzioni a disposizione e getta nella mischia Lombardi e Ammirati, rispettivamente al posto di Nosa e Gaetano. Al tredicesimo il Serpentara prova a calare il tris con un tiro dalla distanza di Ciaramelletti che s'impenna sopra la traversa della porta difesa da De Lucia. Al diciassettesimo azione veemente del Taranto, che sfiora il gol per due volte nel giro di pochi secondi: prima una bella conclusione appena dentro l'area di Ancora scalda le mani a Palombo, costretto a distendersi a terra e respingere. Poi, il portiere ospite, è decisivo nell'alzare in calcio d'angolo il tiro del rapace Genchi sulla ribattuta. Al diciottesimo arriva il primo cambio anche nel Serpentara: Foglia Manzillo inserisce Delgado al posto di De Julis. Proprio il nuovo entrato, un minuto più tardi, viene atterrato da Pambianchi, che rimedia il cartellino giallo. Al ventiseiesimo, col gioco fermo da diversi minuti per un presunto infortunio ad un calciatore ospite (crampi), gli animi si scaldano e l'arbitro ammonisce due calciatori per parte: Marsili e Genchi nel Taranto, Lustrissimi e Bellucci nel Serpentara. Un minuto dopo arriva il secondo cambio nelle fila laziali, con Ilari che lascia il posto a Matarazzo. Al trentaduesimo per poco il Serpentara non va ancora a segno, con Delgado che cavalca le praterie lasciate aperte dalla difesa rossoblù, ma un ottimo De Lucia è bravissimo nella circostanza a chiudere lo specchio della porta all'attaccante. Al trentatreesimo ammonizione anche per Ancora, per intervento falloso ai danni di Palombo. Un minuto dopo sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Marsili, Marseglia divora un gol già fatto, toccando di testa a due passi dalla porta di Palombo, ma alzando la palla incredibilmente sopra la traversa. Al minuto numero trentasei l'incubo diventa realtà: Delgado riceve palla, brucia Ibojo e trafigge l'incolpevole De Lucia con un gol che taglia quasi definitivamente le gambe al Taranto e ammutolisce uno “Iacovone” che, smarrito, resta ad assorbire tutta la delusione. Al quarantunesimo ci prova Ancora a salvare la faccia al Taranto, con un tiro da fuori area che sibila il palo alla destra di Palombo. Un minuto dopo la squadra di Cazzarò resta in dieci uomini per l'espulsione diretta di Pambianchi, per proteste. Al quarantaquattresimo il direttore di gara completa l'opera, tirando fuori un cartellino giallo anche all'indirizzo di Ciarcià. Al quarantacinquesimo azione in mischia nell'area laziale risolta da Siclari, ma Palombo para. Al quarantottesimo il Serpentara va vicino al quarto gol con un diagonale di Ciaramelletti respinto con i piedi da De Lucia. Il gol di Marsili al cinquantesimo su calcio di punizione (rasoterra angolato che non lascia scampo a Palombo), serve solo ai fini statistici. Dopo sei minuti di recupero il fischio finale dell'arbitro sancisce la fine di una gara strana e che consente alla capolista Virtus di distanziare di tre punti i rossoblù.

 

Tabellino
Campionato di Serie D, Girone H – 14^ Giornata di Ritorno (Domenica 17/04/2016)
TARANTO-SERPENTARA BELLEGRAOLEVAN 2-3
Reti: pt 27' De Lucia (aut.) (SE), 43' Genchi (TA); st 3' De Julis (rig.) (SE), 36' Delgado (SE), 50' Marsili (TA)
TARANTO (3-4-3): De Lucia; Ibojo, Pambianchi, Mbida (4' st Ancora); Nosa (9' st Lombardi), Marsili, Ciarcià, Marseglia; Siclari, Genchi, Gaetano (9' st Ammirati). A disp.: Pizzaleo, Chiavazzo, Alvino, Guardiglio, Scalzone, Yeboah. All.: Michele Cazzarò.
SERPENTARA (4-4-2): Palombo; Ilari (27' st Matarazzo), Bellucci, Strumbo, Anastasio; Ventura, Ciaramelletti, Lustrissimi, Spaziani; Quatrana, De Julis (18' st Delgado). A disp.: Saccucci, Del Duca, Suleman, Cestrone, Martin Sanchez, Maione, Menestrina Dorigatti. All.: Antonio Foglia Manzillo.
Arbitro: Riccardo Turchet di Pordenone (Antonio Manco di Caserta – Bartolomeo Esposito di Caserta)
Ammoniti: Mbida (TA), Palombo (SE), Nosa (TA); Pambianchi (TA), Marsili (TA), Genchi (TA), Lustrissimi (SE), Bellucci (SE), Ancora (TA), Ciarcià (TA)
Espulsi: Pambianchi (TA), al 42' st, per proteste.
Corner: 6-1
Recupero: pt 2', st 6'
Note: Spettatori 5500 (di cui 4200 biglietti venduti e 1300 tra abbonati e accreditati).

 

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