«Ecco i miei gioielli». Si sente un po' la matrona Cornelia, la madre dei fratelli Gracchi, la presidente Zelatore quando con fierezza deve annunciare i suoi nuovi "figli". Si chiamano Francesco, Gianpaolo, Angelo e Giuseppe. Hanno il compito di riportare l'entusiasmo in una città assopita. Poche parole per il massimo dirigente ionico, dopodiché si defila e lascia il ruolo di presentatore dei nuovi membri della famiglia rossoblù a Francesco Montervino. "Siamo qui per introdurre quattro dei nuovi acquisti del Taranto - ammette in principio il direttore sportivo -. Ci scusiamo per il ritardo, ma abbiamo avuto tanto da fare e ora, con serenità, li mostriamo alla platea. Sono volti che tutti conoscete bene. De Giorgi è un giocatore importante, di categoria superiore, capace di ricoprire diversi ruoli in campo. Ciarcià è un ritorno che speravamo e ci darà una grossa mano. Sul suo conto si sono dette tante stupidaggini. Scalzone lo conosco dai tempi di Napoli: negli ultimi due anni non ha passato bei momenti, tuttavia ultimamente si è distinto ad Agropoli, dove aveva segnato sette reti. Siclari, infine, è una favola particolare. Dopo diversi giorni in prova a Fondi, ha deciso di sposare il progetto Taranto. È un ragazzo in grado di segnare molti gol. Speriamo che non sia l'ultimo rinforzo che arriva". E se qualcuno lo incalza sui possibili acquisti, lui risponde in modo perentorio: "Non è mia abitudine fare nomi. Stiamo cercando di arricchire il parco degli Under perché, con le partenze dei giovani tarantini, è un po' esiguo. Daremo al tecnico Campilongo il maggior numero di soluzioni possibili".