Formula 1 - GP d'Australia, Giovinazzi: "Un week-end incredibile"

Il martinese dopo il dodicesimo posto su Sauber ha ricevuto i complimenti di Marchionne e Wolff

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Redazione
26.03.2017 13:35

Missione compiuta: arrivare al traguardo. Antonio Giovinazzi chiude il suo primo GP in Formula 1 con il 12° posto di Melbourne sulla Sauber, alla fine di un week-end positivo. "Il mio obiettivo è stato raggiunto, volevo terminare la gara e l'ho fatto pure non lontano dai punti - dice il pilota pugliese -. Sono felice, è stata una gara memorabile: la Ferrari è tornata a vincere dopo molto tempo (dal GP di Singapore 2015, ndr) e si è pure rivisto un italiano in Formula 1 (un pilota tricolore mancava in griglia dal GP del Brasile 2011 con le presenze di Trulli e Liuzzi, ndr), così è tutto perfetto. La gara è stata dura, ho pensato a controllare le cose, ma servono esperienza e devo mettere insieme tanti giri: non ho avuto problemi fisici, solo un po' di tensione al collo, e montate le super soft ho anche trovato un ritmo migliore".

ACCORTEZZA — Buttato nella mischia al sabato al posto di Pascal Wehrlein, reduce dai postumi del botto della Race of Champions di gennaio, il pilota pugliese non ha sfigurato: ha preso le misure della Sauber nelle Libere 3, ha sfiorato la Q2 in qualifica ed è scattato dal 16° posto in griglia, giusto alle spalle del compagno Ericsson, lontano meno di 2 decimi. In gara un avvio con un'inchiodata da brividi ("Non mi ha aiutato"), ma l'intelligenza di tenersi lontano dalle insidie dei duelli del primo giro. Una trappola in cui cade invece il compagno Ericsson, agganciatosi con Magnussen dopo poche curve. Da lì in poi la maturità e saggezza di badare al sodo e portare la vettura all'arrivo, collezionando esperienza, sicurezza e ulteriore credibilità nell'ambiente. 

PLAUSO DI MARCHIONNE E TOTO — Se le congratulazioni del suo presidente, Marchionne, - Tonio è il terzo pilota Ferrari -, ci stanno, destano ancora più rilievo quelle di Toto Wolff, team principal Mercedes: "Complimenti - gli dice davanti alle telecamere - è stato bello vederlo andare così bene dopo essere entrato in competizione all'improvviso al sabato: chapeau". Speriamo che se ne ricordi Wolff di questa gara e questi complimenti, visto che è stato lui a piazzare Wehrlein, tedesco e uomo Mercedes, sul sedile della Sauber motorizzata Ferrari cui mirava con legittime aspirazioni anche Giovinazzi. Magari, anche senza speculare sui problemi fisici del tedesco, in futuro quella stretta di mano potrebbe aprirgli nuovi scenari. Intanto, il primo mattoncino è stato messo: Giovinazzi ha dimostrato di valere la Formula 1. Il resto verrà, si spera. Ad majora.

(www.gazzetta.it)

 

 

 

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