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Foto Vanni Caputo | New Taranto

Futsal A2/M Elite, New Taranto senza casa: appello a città e istituzioni

Il presidente Luca Malizia e il suo staff chiedono aiuto a Comune, Provincia, Regione e agli enti sportivi territoriali per una soluzione alternativa

Il futsal tarantino rischia di perdere uno dei suoi simboli più rappresentativi proprio nel momento più importante della sua storia. A lanciare l’allarme è la New Taranto Calcio a 5, che si prepara ad affrontare una delle sue sfide più dure: non sul campo, ma fuori dal parquet.

Da giugno, il PalaMazzola – impianto che ha ospitato la squadra nelle ultime stagioni – non sarà più disponibile a causa dei lavori di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026. E resterà inutilizzabile almeno fino ad aprile 2026.

Una notizia che la società accoglie con spirito costruttivo, consapevole dell’importanza dell’evento sportivo internazionale per l’intero territorio, ma che allo stesso tempo pone il club davanti a un bivio critico: senza un impianto adeguato e omologato per le gare di Serie A e A2 Élite, la squadra sarà costretta a cercare una nuova casa fuori dai confini cittadini.

La New Taranto, unica realtà sportiva del capoluogo ionico attualmente ancora in corsa nei campionati nazionali, si gioca in queste settimane la storica promozione nella massima serie del futsal italiano. Un traguardo che renderebbe orgogliosa l’intera città, ma che rischia paradossalmente di essere vissuto lontano da Taranto, senza il sostegno del pubblico amico e senza il calore di quella tifoseria che ha sempre rappresentato l’anima del progetto.

«Difendere i colori rossoblù lontano dalla città significherà spezzare, almeno temporaneamente, quel connubio vincente tra squadra e territorio», scrive la società in una lettera aperta rivolta alle istituzioni. «Sarebbe un colpo durissimo in termini di visibilità, coinvolgimento e continuità progettuale. In un momento storico in cui Taranto ha bisogno di esempi positivi, lo sport può e deve continuare a rappresentare un’opportunità di riscatto».

Il presidente Luca Malizia, insieme a tutto lo staff, rivolge dunque un appello accorato a Comune, Provincia, Regione e agli enti sportivi territoriali affinché venga trovata una soluzione alternativa che consenta alla squadra di restare a Taranto, anche temporaneamente, senza dover emigrare in altri comuni o province.

Una richiesta che parte dal cuore, ma che tocca anche aspetti pratici, legati alla logistica, alla programmazione degli allenamenti, ai costi, all’affluenza del pubblico, e persino all’indotto economico legato all’attività sportiva della squadra.

«Questa squadra è patrimonio della città – scrive il club -. È il frutto di anni di sacrifici, passione e impegno. E nessuno dovrebbe mai essere costretto a lasciare la propria casa proprio mentre è in procinto di scrivere una delle pagine più belle della sua storia».

Taranto merita lo sport e lo sport merita di restare a Taranto. Un messaggio chiaro, lanciato non solo alle istituzioni, ma anche alla cittadinanza perché la battaglia della New Taranto è anche quella di chi crede in una città viva, sportiva, capace di esprimere eccellenze e di non abbandonarle proprio sul più bello.

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