Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha risposto all’interrogazione che avevamo presentato sull’ex Ilva. Ha risposto spargendo la solita cortina fumogena rilanciando il Tavolo di confronto già messo in campo.

Peccato che alla convocazione di quel tavolo di confronto, convocato il 28 aprile, non abbiano potuto partecipare i sindacati, in quanto soggetti non giuridicamente non riconosciuti dall’accordo di programma “per la riconversione industriale ed ambientale” del polo siderurgico.

Un ennesimo modo per evitare il confronto con le rappresentanze dei lavoratori sul piano industriale, occupazione e ambientale e per prendere accordi sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.

Escludere dalle riflessioni sul futuro chi ha mandato avanti l’ex Ilva anche a costo della propria salute non è che l’ennesimo oltraggio ai suoi ex dipendenti.