‘Taranto Crea, equivoco per giocare con la buona fede dei cittadini’
Nota del Gruppo consiliare Una città per cambiare - Taranto
L'assessore Marti, l'ex assessore Occhinegro e il neo-staffista ed ex assessore Manzulli dell'Amministrazione Melucci presentano l'associazione politica - definizione fantasiosa per non usare il termine più concreto e opportuno di "partito politico" - Taranto Crea. Meno fantasiosa ma certamente inopportuna, invece, la scelta del nome. Taranto Crea è un progetto pubblico finanziato con 3 milioni di euro, promosso nell'ambito del CIS e gestito da Invitalia, finalizzato alla costituzione di imprese culturali e innovative e alla qualificazione del commercio e dei servizi. Perché si approfitta dello scontatissimo equivoco e si gioca con la buona fede dei cittadini, visti solo come potenziali elettori? È un caso che i tre fondatori dell'associazione politica Taranto Crea abbiano immediatamente ottenuto il supporto di associazioni e soggetti operanti sul territorio con cui hanno intessuto rapporti nell'ambito delle loro funzioni all'interno della Giunta, come loro stessi hanno dichiarato? È doveroso evidenziare che se non illegale, ma questo lo stabiliranno eventualmente gli organi preposti, è perlomeno eticamente riprovevole sfruttare il marchio di un progetto pubblico per scopi elettorali personali. Nella giornata di ieri, inoltre, è stato diffuso un comunicato autocelebrativo in cui si sottolineano le presunte quanto straordinarie qualità dei tre tecnici di Melucci, i quali chiedono la partecipazione di altre associazioni, operatori locali e di personalità del mondo civico per completare la squadra dei "migliori". Non essendo nuovi a discriminazioni e affermazioni classiste, ci chiediamo come mai non abbiano ulteriormente attinto forze all'interno della maggioranza. Credono, forse, che i loro alleati non siano all'altezza di cooperare all'interno di un progetto tanto esclusivo? (Gruppo consiliare Una città per cambiare - Taranto)