Punto D/H: L'ex Messina Parisi, 'Ecco cosa è mancato al Taranto'

L'ex calciatore della Nazionale a Blunote: 'Taranto storia e blasone: ma quello è il passato...'

TARANTO
Alessio Petralla
09.04.2019 20:31

Ha fatto un pezzo di storia del Messina, l’ex forte terzino dei siciliani, oltre che di Bari e Torino (con una presenza in Nazionale) Alessandro Parisi che, a Blunote, attacca con il commentare il girone H di serie D: “A questo punto della stagione avere dieci punti di vantaggio vuol dire, ovviamente, aver praticamente vinto il campionato. Quella di Taranto è una piazza prestigiosa al quale non compete la serie D. Purtroppo, però, contano tanti altri fattori: storia e blasone sono il passato. Spero che certe realtà possano tornare a far parlare di loro in altre categorie”.

ZONA BASSA: “Ci sono tantissime campane in difficoltà, ma ritengo sia un fatto generale: nel calcio si vive un momento di decadenza e quindi chi ha più risorse è avvantaggiato”.

PLAY OFF: “Da qui fino alla fine de campionato sarà una lotta avvincente. Sono in tante a lottare per gli ultimi posti disponibili in griglia. Ogni punto e ogni giornata sarà decisivo per tutte”.

IL TARANTO: “Sicuramente ha costruito una rosa per vincere il campionato: poi, non ha avuto il riscontro sperato. Non è una regola vincere per forza. Forse, a tratti, è mancata la mentalità vincente. Anche le pressioni della piazza possono essere state importanti. Per certi tipi di squadre e città servono calciatori di spessore e con grandissima personalità: sia gli over che gli under”.

IL VALORE DEI PLAY OFF: “Diciamo che sono l’ultima speranza per chi non è riuscito a vincere il campionato. Rendono il campionato più avvincente. Bisogna capire come ci si arriva a questi spareggi: è importante avere energie. Questi, però, non danno garanzie di promozione ma sono utili ai fini di un possibile ripescaggio. Le speranze sono tante perché ogni estate molte squadre non si iscrivono”.

TARANTO-GRANATA: “Il Taranto cercherà di raggiungere, assolutamente, il secondo posto in classifica. Affronterà una formazione già retrocessa ma deve stare attento ai cali di concentrazione”.

GIRONE I: “L’ho seguito con molta attenzione, vista la presenza del Messina. Il Bari è una squadra costruita per stra vincere il campionato: questo non solo sulla carta, anche perché lo sta dimostrando sia mentalmente che tecnicamente”.

IL CALCIO ITALIANO: “Qualcosa, rispetto a quando giocavo, è cambiata: le risorse economiche sono molto meno e s’investe meno sui giovani tanto che i calciatori a livello tecnico sono calati. E’ aumentata la fisicità e la velocità nei ritmi. Tecnicamente si è perso tantissimo”.

AMARCORD: “Ricordo la mia prima convocazione in nazionale con la Finlandia. E’ stata l’apice della mia carriera”.

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